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16.12.14

Grandi Ciclisti del passato: FIORENZO MAGNI -- Il Leone delle Fiandre

Vaiano (Prato) 7 dicembre 1920 – Monza 19 ottobre 2012. Ex ciclista. Nonostante una carriera spesa a combattere contro i fenomeni Fausto Coppi e Gino Bartali, vinse tre Giri d’Italia(1948, 1951, 1955), tre campionati italiani (1951, 1953, 1954), tre Giri delle Fiandre (1949, 1950, 1951) ecc.
Il processo per la battaglia di Valibona
• Figlio di Giuseppe, proprietario di un’azienda di trasporti (a cavallo) che morì investito da un’auto quando aveva 17 anni, nel ’39 partecipò ai Mondiali dilettanti. Passato pro’, nel 1942 vinse il Giro del Piemonte. A fine ’43 militare della Repubblica Sociale, il suo nome comparve nel primo fatto di sangue della guerra civile in Toscana, la battaglia di Valibona (3 gennaio 1944): «Firenze nel 1947: ventiquattro gli imputati, fra cui Magni, latitante. La richiesta contro il ciclista, nel frattempo sospeso dalla federazione, è trent’anni di galera. Il 24 febbraio viene assolto, perché non si può appurare che abbia preso parte all’azione e le altre accuse rientrano sotto l’amnistia del giugno 1946 approvata da Palmiro Togliatti, ministro di Grazia e giustizia e segretario del Pci. Magni può tornare alle corse» (Gian Luca Favetto, Rep. 15/5/2011). Recentemente, davanti a nuovi fatti che sembravano scagionarlo definitivamente, si è limitato a commentare: «Quello che conta nella vita è la nostra coscienza, il resto non ha importanza».
I fischi per la vittoria al Giro del ’48
• Il Giro d’Italia del 1948, primo grande successo di Magni, fu dominato dalle polemiche: «I tifosi lo spinsero sul Falzarego (dissero che furono anche gli operai della fabbrica delle sue biciclette, ma lui sempre negò). Magni in discesa sullo sterrato fece cose assurde e riprese Bartali e la maglia rosa Cecchi. Restò davanti soltanto Coppi, ma al traguardo di Trento, nonostante la penalizzazione della giuria per le spinte, Fiorenzo vestì in rosa. E Coppi per protesta fece ritirare tutta la squadra. Al Vigorelli di Milano Magni venne accolto dai fischi, entrò primo in pista e per rabbia quasi staccò gil avversari aggiudicandosi pure l’ultima tappa». [Conti 2002]
Il Leone delle Fiandre
• Nel 1949 Magni vinse il primo di tre Giri delle Fiandre consecutivi, impresa che gli sarebbe valsa il soprannome di “Leone delle Fiandre”: «Magni vince nel 1949 davanti a Ollevier e Schotte; nel 1950 stracciando tutti sul “muro di Granmont” infestato di pavé e di polvere di carbone; nel 1951 facendo sfoggio di potenza nei confronti dei francesi Gauthier e Redolfi». [Fabbri ed. 1998] Nel 1951 Magni vinse anche il suo secondoGiro d’Italia, decisivo l’attacco al belga Rik Van Steenbergen in una discesa verso Bolzano: «Conservo gelosamente una copia della Gazzetta dell’11 giugno 1951. Si annuncia in alto, a tutta pagina, che Magni ha vinto il Giro e sotto, di taglio basso, si dice che il Milan ha vinto lo scudetto». [da un’intervista di Pier Bergonzi, Gds 28/11/2002]
Nella storia con una sconfitta
• Magni vinse il Giro del ’55 strappando in extremis la maglia rosa a Gastone Nencini: «Nencini ha forato e quando Coppi, senza dire una parola, mi ha dato il cambio, ho capito che avrei vinto il Giro. Lungo la strada c’era tantissima gente: i cartelli con la scritta W Nencini erano stati girati ed erano diventati W Coppi e Magni. Li facevano al momento». [Gds 2009] L’ultimo grande risultato di Magni fu il secondo posto al Giro del ’56: «Proprio quel Giro ha consegnato Magni alla leggenda. Cade, si incrina una clavicola, i medici gli ordinano di ritirarsi, rifiuta. Mancano 11 tappe alla fine. Ricade, e si frattura l’omero. Per il dolore sviene, è caricato in ambulanza, il motore lo sveglia, urla perché lo facciano scendere, trova il gruppo che lo aspetta. Scala lo Stelvio stringendo coi denti una striscia di gomma che tiene fermo il manubrio e gli evita gli scossoni alla spalla, arriva terzo nella tappa del monte Bondone corsa sotto la neve». [Gds 1955]
• È morto a Monza il 19 ottobre 2012, alla soglia dei 92 anni per un improvviso aneurisma.

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