Sfogliando un qualsiasi libro o un enciclopedia del ciclismo, state pur certi che alla voce passista oltre alla definizione troverete di certo un nome e un cognome che ne incarna perfettamente la figura: Learco Guerra. Mentre forse, di questo formidabile corridore, non troverete mai aggettivi che ne possano descrivere totalmente la bravura, la maestria e la classe del prescelto.
Il buon passista si distingue nel gruppo per l’innata capacità di mantenere una velocità sostenuta per molto tempo, distribuendola nelle fughe solitarie per giungere nelle migliori condizioni fisiche fino al traguardo. Una categoria in cui spicca più la resistenza che lo scatto bruciante, capace quindi di poter emergere sia nelle grandi classiche che nelle gare a cronometro disseminate nelle maggiori corse a tappe. Ebbene, Guerra si è saputo distinguere fra i passisti di maggior estro di ogni epoca ed è riconosciuto come uno dei più formidabili e amati ciclisti di tutti i tempi.
Perfettamente integrato nei valori umani e morali dei primi anni del secolo scorso, il nostro eroe poneva il sudore e la fatica prima di ogni altra cosa anche nello sport. Un concetto puro, genuino, sano che è radicalmente opposto al ciclismo moderno e ai suoi protagonisti, immersi nel doping e in polemiche senza fine.
Il buon passista si distingue nel gruppo per l’innata capacità di mantenere una velocità sostenuta per molto tempo, distribuendola nelle fughe solitarie per giungere nelle migliori condizioni fisiche fino al traguardo. Una categoria in cui spicca più la resistenza che lo scatto bruciante, capace quindi di poter emergere sia nelle grandi classiche che nelle gare a cronometro disseminate nelle maggiori corse a tappe. Ebbene, Guerra si è saputo distinguere fra i passisti di maggior estro di ogni epoca ed è riconosciuto come uno dei più formidabili e amati ciclisti di tutti i tempi.
Perfettamente integrato nei valori umani e morali dei primi anni del secolo scorso, il nostro eroe poneva il sudore e la fatica prima di ogni altra cosa anche nello sport. Un concetto puro, genuino, sano che è radicalmente opposto al ciclismo moderno e ai suoi protagonisti, immersi nel doping e in polemiche senza fine.
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