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9.12.14

L'IMPORTANZA DEL FUORI SOGLIA (3° parte)

Come resistereMa c’è una cosa, sopra tutte, che è necessario allenare e che è, poi, l’oggetto di questo articolo: la capacità di pedalare fuorisoglia. Anche il corridore con molta potenza, per vincere le corse, deve necessariamente fare i conti con il fuorisoglia. Per gli sforzi estremi, che sia uno scatto per affrontare una salita oppure per andare in fuga e mantenere il distacco fino all’arrivo o, infine, per battere gli avversari in volata, la capacità di pedalare fuorisoglia è quella che fa quasi tutta la differenza tra un vincente e un piazzato. Ma cosa significa saper pedalare fuorisoglia? In parole semplici e un po’ brutali, ma senza ombra di dubbio efficaci per capire di cosa parliamo, si tratta di riuscire a vincere il dolore e la fatica che l’acido lattico, così come abbiamo spiegato, comporta. È impossibile, in altre parole, riuscire a fare “il buco” in salita o in pianura, oppure scattare a ripetizione e con efficacia, senza superare il valore di soglia. E conoscendosi, del resto, si è in grado di sapere per quanto tempo si ha la capacità di pedalare a tale valore. Diciamo comunque subito che la cosa è limitata. Se con un buon allenamento, infatti, si riesce a pedalare al di sotto del valore di soglia anche per diverse ore, tale capacità scema rapidamente quando si pedala al di sopra della soglia, fino a raggiungere valori, nel migliore dei casi, che raramente arrivano all’ora di esercizio. Ma immaginiamo di essere in corsa e di scattare a circa dieci kilometri dall’arrivo. Alla velocità di cinquanta orari, che un professionista certamente ha nelle gambe e così anche un cicloamatore evoluto e vincente, si tratta di pedalare “a tutta” per circa dodici-tredici minuti. La cosa, seppur di breve durata, è molto affaticante. Certamente preclusa, comunque, a chi non è in grado di pedalare fuorisoglia.

Miglioramento generaleMigliorando la soglia anaerobica, poi, si migliorano, di conseguenza, anche tutte le altre soglie di riferimento e, in ultima analisi, tutte le velocità teoriche mantenibili ai vari livelli di intensità fisica. Spieghiamoci meglio. Al valore di soglia si andrà a velocità maggiore, così come, rispettivamente, ai vari valori relativi di fondo medio e lungo. Quando si pedalerà in scioltezza, poi, non si faticherà quasi più e si potrà farlo per un periodo di tempo molto più lungo, così come in corsa si riuscirà a pedalare molto più spesso in condizioni di “recupero attivo”.

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