PAN

PAN
STA ATTENTO, CHE TI VEDO EH !!!

29.5.15

UN AIUTO DAL MELONE PER COMBATTERE IL CALDO

Il melone è un frutto estivo ricco di acqua e di zuccheri di pronta assimilazione che idratano, dissetano e danno energia senza appesantirci Il melone è uno dei frutti-simbolo della stagione calda: dal bel colore solare, ricco di acqua, di fibre e di zuccheri, è nel contempo dissetante e nutriente, e non pesa sulla bilancia, visto che ha solo una trentina di calorie all'etto.
Questa pianta delle Cucurbitacee è originaria dell'Asia centrale e della Turchia: a partire dal V secolo a.C., sbarcò in Egitto e poi a Roma. I meloni italiani più celebri, i Cantalupi (con la scorza spessa e la polpa profumata), furono portati nella nostra Penisola dall'Oriente nel Quattrocento e coltivati per la prima volta a Cantalupo, nei terreni pontifici nei dintorni di Roma. Ma il melone non è solo molto buono: scopriamo come sfruttarne le virtù curative.
Un tonico per la circolazione: con mezzo melone al giorno controlli la pressione
Il melone contiene un'altra percentuale di sali minerali (tra cui ferro, fosforo, sodio e calcio) e in particolare di potassio, il sale che contribuisce a tenere sotto controllo la pressione e ripristina le scorte idriche perdute a causa della sudorazione. Consumare ogni giorno mezzo melone o anche un piccolo melone intero aiuta a proteggere il sistema cardiocircolatorio perché questo frutto contiene l'adenosina, una sostanza che aiuta a mantenere fluido il sangue ed evita la formazione di coaguli. Il melone è anche una miniera di fibre (che mantengono pulito e attivo l'intestino) e vitamine A e C, prezioso "nutrimento" dell'epidermide che durante l'estate è particolarmente esposta agli stress termici e all'aggressione dei raggi solari. Non è invece indicato per i diabetici (è molto ricco di zuccheri) e per chi soffre d gastrite. La sua polpa è idratante: a fettine disseta la pelle secca
Un primo ed efficace impiego del melone è rappresentato da questa maschera per il viso, perfetta dopo una giornata di esposizione al sole. La polpa di melone assorbe il calore dalla cute e la riporta al giusto grado di idratazione.

26.5.15

PERCHE' ALLENARSI CON IL MISURATORE DI POTENZA?

Il misuratore di potenza è al momento uno strumento mediamente costoso (circa 900-1000€ per l'accoppiata Garmin 500+mozzo Powertap) però molti ciclisti, più per vezzo ed "esteriorità" sono ben propensi a spendere una cifra simile, o anche superiore, per ruote o altri componenti. Questo per vari motivi, in primis la non conoscenza del valore aggiunto di uno strumento e della metodologia allenante ad esso legata.
Anche usato al 50% del suo potenziale utilizzo, questa tipologia di misuratori cambia completamente le prospettive e le possibilità di allenamento e/o corsa ed analisi dati (oggetto di futuri articoli).
Ecco in sintesi alcune ragioni per cui chi prova un misuratore di potenza (o allenarsi con uno strumento del tutto simile come può essere la Wattbike) non può "tornare indietro":
1. apprendi esattamente ed oggettivamente per quanto tempo puoi sostenere un determinato carico allenante. La frequenza cardiaca (FC) fornisce solo una visione aspecifica di tutto ciò accompagnata a latenza e variazioni anche giornaliere molto sensibili . Sapere esattamente ed oggettivamente il wattaggio espresso consente inoltre una miglior distribuzione dello sforzo.
2. Allenarsi con questi strumenti permette una quantificazione di carico (volume ed intensità) non permessa con altre metodologie, siano esse la valutazione di FC o la Valutazione dello sforzo percepito (RPE - Scala di Borg).
La potenza diventa quindi IL valore principale e gli altri strumenti vanno a fornire informazioni accessorie per avere una visione globale.

12.5.15

GF TERRE DEL VARANO CAMERINO

Domenica 10 maggio a Camerino si è disputata la Gf Terre del Varano, che quest'anno fa  parte del Romagna Challenge, anche se collocata al centro delle Marche, ma ne valeva la pena. Bella Granfondo anche abbastanza impegnativa, specialmente dopo la deviazioni dei percorsi. Partenza separata tra mediofondisti e granfondisti, Primi a partire quest'ultimi alle 9.00 poi alle 9.30 i mediofondisti.  Una terza partenza alla francese per i cicloturisti. Partenza in discesa, una discesa di circa 4 km, che poi è diventata strada di fondovalle, fino all'inizio della prima salita. Una salitella di 4 km pedalabile con tratti dove si sono raggiunti gli oltre 25 orari, infatti si è proceduto in gruppo senza alcuna difficoltà. Poi discesa ed un'altro strappeto di un paio di chilometri dove la media ha superato i 20 orari. Dopo la discesa ecco la deviazione dei percorsi. Le salite sono iniziate a quel punto, per il lungo, mentre il medio ha proseguito verso l'arrivo per affrontare una leggera salitella che porta all'ultini 200 metri al 10%....   Ma veniamo al lungo. Appena superata la deviazione una prima salita di 5.4 km con pendenza media al 5% e max al 10%. Fatta a tutta ad una media  di oltre 22 km/h. Poi ancora qualche su e giù per affrontare la salitona di Sassotetto. 13 km con pendenza media al 7.8% con tratti al 12/14% Una salita impegnativa che ci ha portati  fino a 1450 m di altitudine sul livello del mare, passando vicino agli impianti di risalita. Ancora neve in molte zone, visibile anche dal paese. Infatti la mattina in griglia guardando verso il monte si vedevano ampie zone bianche e lì ho iniziato a preoccuparmi per la temperatura, se a maggio c'è ancora neve non dev'essere molto caldo. Poi via discesa veloce, strada non perfetta come in quasi tutto il percorso, con buche. Poi un paio di salite di circa 2 km. un tratto di pianura con sali e scendi ed in fine la salita che porta all'arrivo comune a quelli del percorso medio.    Panorama da ricordare,  abbiamo costeggiato il lago di Fiastra ed il Lago di Polverina. Bella giornata soleggiata, temperatura calda con umidità. La notte aveva  fatto anche un poco di pioggia, che ha contribuito a rendere l'aria più afosa. Sulla salita di Sassotetto, dopo i primi 4/5 km caldi, via via che si è salito l'aria si è raffrescata ed in cima tirava un venticello per nulla caldo.... Al ritorno verso l'arrivo il vento contrario si è fatto sentire. Granfondo ben organizzata con, come detto tre diverse partenze ad orari diversi, che evitato il caos.
All'arrivo una sorpresa i controlli antidoping.   Ma stavolta non esami del sangue ma controlli alla bici. Un giudice appena arrivati, non ancora posati a terra i piedi, è arrivato ed ha invitato Gabriella ad accomodarsi in un apposito stand per un controllo della bici. Qui l'hanno pesata e passato ai raggi x, con una fotocamera termica, il piantone centrale. Poi ad esito negativo hanno preso giù i dati e fatto firmare. Controlli estesi a molti ciclisti.  Siamo arrivati al controllo per cercare il motorino nella bici........ Ciò vuol dire che è un fenomeno abbastanza diffuso da indurre controlli nelle granfondo. Fanno sicuramente bene, ma vuol dire che siamo ormai giunti alla soglia del ridicolo, usare un motorino per arrivare in una granfondo............ 

24.4.15

LA FORESTA DELLA LAMA

La Lama è nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna: un prato (m. 699 s.l.m.) verso cui precipita da Monte Penna (m. 1333 s.l.m.) la bastionata dell’Appennino tosco-romagnolo disegnando un paesaggio di boschi dirupati, di forre e scogliere in contrasto con l’amenità della piccola pianura dove scorrono placidi fossi. Ai margini di questa piccola pianura, posta al centro di una foresta bellissima e varia, c’è una stazione forestale attorno a cui si possono ammirare anche piante esotiche di dimensioni eccezionali, come pure un inusuale biancospino di circa 300 anni. Da una collina accanto ad una chiesetta si riesce ad intravedere l’invaso artificiale di Ridracoli che ha modificato il paesaggio con un inserimento naturale: un ramo del lago si insinua fino a lambire la foresta, offrendo una delle visioni più suggestive dell’Appennino. Per giungere a questa meta unica occorre faticare poiché è proibito il transito ad auto e moto: quindi vi si può arrivare soltanto in mountain bike seguendo una lunga pista forestale (20 km) che si distacca dalla statale SS. 71 di Passo dei Mandrioli, in località Cancellino, e segue il tracciato di una ferrovia decauville che agli inizi del secolo scorso serviva a trasportare legname; oppure a piedi, imboccando da Passo Fangacci (m. 1234 s.l.m.) - poco sopra Badia Prataglia, sul crinale tra Romagna e Toscana - il sentiero n° 227 (km 3,500), detto “degli Scalandrini” dal fosso omonimo che costeggia, pieno di cascate. Nel periodo estivo è in funzione un servizio di trasporto con bus, organizzato dal Parco Nazionale, con partenze settimanali da Badia Prataglia
Fonte sito Pro loco Badia Prataglia

UNA SIMPATICA STORIELLA

Alla Conti siamo andati
e per primi siamo arrivati.

Eccoci in griglia tutti quanti,
chi dietro e chi davanti.
C’è tutto quanto il plotone
Il bello, il brutto ed il pacioccone;
da Antonello al Presidente,
c’è Giovanni con un sesso al dente
Paolino squaciarlino,
e Demetrio con il bollino.

La Roberta e l’Angelita;
Fabiolino, simpatico micino
e futuro paparino,
eccolo lì, con il suo bel musino.

Pronti via siamo andati,
ed in un lampo
sui tre monti siam arrivati.
Giù in discesa forsennati
In direzione discografica,
mentre Anna un pò abbagliata
in discarica s’è trovata.

Ecco giungere Demetrio,
che tra Imola e Codrignano
ha tirato a tutto spiano,
per trovarsi nei pasticci,
e suonato dal sor Picci.

La Roberta accanita,
in compagnia di Angelita
sale sulla Margherita.
Il Gattino poverino
con il pelo un pò arruffato
contro i crampi s’è arrabbiato
ed ha pure smadonnato.

Il Boss, un pochino preoccupato
s’è infine adagiato,
e a gregario s’è prestato.
Paolino smacazzato,
Giovannino mal di denti,
Pirazzoli in squaciarella
Ve che  gregari, per Gabriella.

Si chiude qui sta zirudella
forse brutta o forse bella;

E’ un omaggio a tutti quanti
che vi vuole allietare
dal profondo del mio cuore.

CHE DELUSIONE PER MOLTI, MA PIU' DELUSE LE MOGLI

VIAGRA PER MIGLIORARE LE PRESTAZIONI?
Il celebre stimolante erettivo sarebbe usato e abusato nello sport di resistenza per la sua presunta capacità di accelerare il trasporto di ossigeno nel sangue.
Si chiama Sildenafil, si legge Viagra. Il celebre stimolante erettivo sarebbe usato e abusato nello sport di resistenza (nel nostro caso, nel finale delle corse ciclistiche) per la sua presunta capacità di accelerare il trasporto di ossigeno nel sangue. Questa capacità è stata finora dimostrata solo per sforzi che si svolgono a quote molto elevate sul livello del mare, ovvero superiori ai 4250 metri e, quindi, solo nell’ambito dell’alpinismo. Per capire se lo (sciagurato) utilizzo di questo prodotto sia efficace anche a quote moderate, un gruppo di ricercatori della University of Miami ha testato il Sildenafil su un gruppo di atleti (uomini e donne) impegnati in una cronometro a una quota simulata di 2000 metri. L’influenza sui parametri ematici è stata modesta e quella sulle prestazioni (potenza di punta e tempi di percorrenza) del tutto nulla. Inutile illudersi, quindi, il Viagra (di cui continua a considerarsi l’inserimento nelle liste Wada come agente dopante) funziona solo per curare le disfunzioni erettili!


Molti saranno i delusi da questa notizia, tra questi le più deluse saranno le mogli e le fidanzate dei ciclisti che utilizzavano la pillolina blu. Detti ciclisti, tornavano a casa razzati come mandrilli e giù di brutto. Non vincevano la sportina ma ci davano che ci davano. Quindi le mogli di riflesso ne godevano bazza. Adesso invece oltre a non vincere la sportina non tromberanno più.
CHE DELUSIONI

22.4.15

ESCORT.... TUTTI IN AUTO?

Fino a qualche anno fa, quando sentivo la parola Escort, subito pensavo all'auto prodotta dalla Ford e con lei mi tornava in mente anche la Fiesta (non la pastina). Grande quest'ultima, prima mia auto nel lontano 1977. Colore rigorosamente nero. Allora erano le prime e si discostavano dal solito rosso 127 o verde 128 (quest'ultima la famosa mdm: machina de murador) che dopo qualche raggio di sole scolorivano e diventavano di tutti i colori tranne quello buono. Ma torniamo alla mia Fiesta. Sedili in stoffa con aggiunta delle copertine di colore bianco e come opzional: i sedili reclinabili, fatti installare, ovviamente, per le presunte intense attività di scopamento, almeno questi furono gli intendimenti, non andati in porto, ma le listess.. Prima auto tenuta a puntino, lavata settimanalmente dentro e fuori, lucida gomme con evidenziamento della marca Fireston con vernice bianca. Da 0 a 100 in 8/10 secondi ..... UN'AUTO DA BIRRO.... Fat gombar a pinsei ades. Quindi per me la Escort non era altro che un'auto e sentire che il Berlusca aveva tutte ste Escort, mi faceva dire... ma con tot i baioc clà, ma perhè non si prende delle Porche invece delle Escort? le poc furb... Beata ingenuità e gombaraggine... Poi ho capito le Escort erano si delle Porche, ma non a 4 ruote, ma a due gambe e che gambe... allora ho capito tra i due chi è il GOMBAR... Ma perchè chiamarle Escort? da dove questo nome cosi tanto automobilistico? che sia stato coniato per pubblicizzare l'auto di cui sopra?. Macchè, dietro questo nome c'è tutta una storia. Come spiega bene il Merriam-Webster, "escort" è una parola che fa onore al suo nome perché si è girata un bel po' di lingue. L'inglese l'ha pigliata dal francese medievale escorte che a sua volta arriva dall'italiano scorta (mannò! figurat se l'Italia in quelc mod l'agnantreva), participio passato del verbo scorgere. Però non è che il verbo indicasse il fatto che tu potessi scorgere le bellezze della fanciulla (o del fanciullo: non siamo sessisti); si suppone che nel latino popolare ci fosse un verbo *excorrigere. Questo latinorum è abbastanza chiaro: ex- + corrigere, "se sbalio, mi corigerete", o più precisamente "raddrizzare". Niente battutacce sul verbo, per favore.
Naturalmente "escort" in inglese è anche usato come noi useremmo "scorta"; ad esempio nella seconda guerra mondiale i convogli di navi alleate venivano appunto scortati da navi e aerei. Da noi, come capita spesso per i prestiti, la parola si usa in un significato specifico. Pertanto, le Escort non sono prostitute, ma semplicemente fanno parte della scorta che ogni uomo dovrebbe giustamente avere con se, per affrontare i pericoli della vita moderna, quindi...... CONTRO IL LOGORIO DELLA VITA MODERNA SORSEGGIATE UN BEL CARCIOFONE CON UNA FETTA DI LIMONE IN COMPAGNIA DI DUE ESCORT, poi se avete dei soldi allora le Escort diventano delle Porche.


Il sole non solo abbronzatura

Estate, sole caldo, mare ed abbronzatura.
Ma il sole non è solo questo. E' benessere se affrontato con intelligenza. In questo caso il nostro organismo ne riceve effetti benefici. Contribuisce alla produzione della vitamina D, importantissima per il nostro corpo, poichè contribuisce allo sviluppo osseo.
La vitamina D è una vitamina liposolubile e può essere acquisita sia con l’ingestione che con l’esposizione alla luce solare. Altri nomi sono calciferolo, ergosterolo, colecalciferolo e ergocalciferolo.
La vitamina D fa parte di quel gruppo di sostanze nutritive che sostengono la crescita e la salute delle ossa. La sua funzione è soprattutto quella di promuovere la mineralizzazione delle ossa. Essa aiuta a sintetizzare quegli enzimi presenti nelle mucose preposti al trasporto attivo del calcio disponibile. Inoltre la vitamina D è necessaria per una buona crescita dei bambini, in quanto, senza di essa, le ossa e i denti non calcificano bene.
Essa è preziosa nel mantenere un sistema nervoso stabile, un’azione cardiaca e una coagulazione sanguigna normali, poiché tali funzioni sono collegate ad una buona utilizzazione da parte dell’organismo di calcio e fosforo.

Gli oli di fegato di pesce sono la maggior fonte naturale di vitamina A e D.
Il latte di mucca, ma anche il latte umano, non contiene quantità sufficienti di vitamina D è deve perciò essere integrato o vitaminizzato.
Se presa in dosi eccessive, la vitamina D è la più tossica in assoluto.
Il fabbisogno da parte dell’organismo di vitamina D può essere soddisfatto tramite l’esposizione ai raggi solari, che non ha conseguenze tossiche e l’ingerimento di piccole quantità di cibo.
Chi vive in zone poco soleggiate o chi non può esporsi al sole, dovrebbe consumare almeno due tazze al giorno di latte vitaminizzato o una giusta quantità di tuorlo d’uovo, pesci grassi e fegato, secondo il grado di esposizione.
I bambini in fase di crescita hanno bisogno di 10 microgrammi al giorno (accompagnati da un adeguato consumo di calcio) mentre gli adulti devono assumerne la metà. Il Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa) stabilisce la dose dietetica di vitamina D a 400 UI al giorno, sufficiente al fabbisogno di tutti gli individui sani che non ne ricavano attraverso l’esposizione ai raggi ultravioletti. L’esposizione ai raggi del sole per 10 o 15 minuti due o tre volte alla settimana è sufficiente per garantire la quantità di vitamina D necessaria all’organismo. Le persone con la pelle scura raggiungeranno in 3 ore lo stesso grado di sintesi che una persona con la pelle chiara raggiunge in 30 minuti, quindi il tempo di esposizione deve essere adattato alla pigmentazione della pelle. Le donne durante la gravidanza e l’allattamento, necessitano di dosaggi extra di vitamina D nella loro dieta (sotto controllo medico).
Bisogna anche dire che il sole è fra i migliori integratori di vitamina D la quale aiuta pure a dimagrire. Inoltre combatte molti tipi tipi di cancro, compresi quelli dei testicoli e della prostata.
E' importante però esporsi al sole con giudizio : bastano già venti minuti al giorno di esposizione solare, di più può far male.
Un eccesso di vitamina D aumenta l’assorbimento del calcio, che può portare alla rimozione del calcio dalle ossa ed a un accumulo nei tessuti molli, con la formazione di calcoli, come nei reni. Quantità eccessive possono determinare alti livelli di calcio e di fosforo nel sangue e una notevole escrezione di calcio nelle urine, e ciò provoca la calcificazione dei tessuti soffici, delle pareti dei vasi sanguigni e dei tubuli renali: tali disturbi si riassumono nella ipercalcemia. L’indurimento dei vasi sanguigni nel cuore e nei polmoni può portare alla morte. Un’aumentata attività cardiaca richiede più calcio, il quale viene fornito solo se vi è nel sistema sufficiente vitamina D.
Sintomi di dosaggio eccessivo, in forma acuta, si manifestano con frequente urinazione, perdita dell’appetito, nausea, vomito, diarrea, stitichezza, debolezza muscolare, vertigini, stanchezza e calcificazione dei tessuti soffici del cuore, dei vasi sanguigni e dei polmoni e nei casi più gravi confusione, ipertensione, insufficienza renale e coma.
Da una carenza di vitamina D consegue un inadeguato assorbimento del calcio da parte del tratto intestinale e una ritenzione di fosforo nei reni, apportando una mineralizzazione difettosa della struttura ossea. I sintomi della carenza di calcio sono uguali a quelli della carenza di vitamina D. L’incapacità delle ossa deboli di sopportare lo stress del peso si manifesta in deformazioni scheletriche. Il rachitismo, un disturbo osseo dei bambini, è un effetto diretto della carenza di vitamina D. Segni di rachitismo sono l’indebolimento del cranio e delle ossa, con inarcamento delle gambe e della colonna vertebrale, ingrossamento dell’articolazione del polso, del ginocchio e dell’anca, muscoli scarsamente sviluppati e irritabilità nervosa.
La vitamina D ha un ruolo importante durante la dentizione. Essa è necessaria per un buon sviluppo, crescita e rafforzamento della dentatura. Secondo Adelle Davis, la vitamina D serve anche a prevenire le carie dei denti e la piorrea, un’infiammazione degli alveoli dentali. La vitamina D protegge le persone in menopausa dall’osteoporosi causata dal cortisone. Attualmente vengono effettuati degli studi sul legame tra calcitrolo e osteoporosi. Sia la vitamina D che il calcio mantengono le ossa sane o forti durante la menopausa. La vitamina D previene la frattura dell’anca negli anziani. In uno studio scandinavo la vitamina D è stata collegata alla difesa dalla depressione.
Da un'analisi pubblicata dagli Archives of internal medicine che incrocia 18 vecchi studi riguardanti un campione di più di 57000 soggetti, i ricercatori hanno visto che una somministrazione quotidiana di alte dosi di vitamina D riduce il tasso di mortalità del 7% rispetto a quello riscontrato nella popolazione dei Paesi sviluppati. La dose in più è circa 12mcg, più della metà della dose raccomandata dai nutrizionisti (5mcg).
Una ricerca americana dice che 10mcg di vitamina D al giorno riducono del 7% la mortalità per qualsiasi causa.
Secondo gli Archives of Internal Medicine è anche una vitamina antiraffreddore, se i suoi livelli sono bassi il sistema immunitario è meno efficiente nell'uccidere i virus.
Per averne a sufficienza si può ad esempio mangiare più pesci grassi e frattaglie. Oppure si può fare un giro fuori nei giorni di sereno a braccia scoperte ! Il corpo produrrà da solo la vitamina D grazie ad una decina di minuti di esposizione al sole.
Il sito del sole

20.4.15

FIRENZE CAPITALE DELLE GF PER UN GIORNO

"Firenze lo sai non è servita a cambiarla
La cosa che ha amato di più è stata l'aria
Lei ha disegnato ha riempito cartelle di sogni
Ma gli occhi di marmo del colosso toscano guardano troppo lontano..."

Quale modo migliore per rendere omaggio a Firenze, se non con una canzone di Ivan Graziani. Certamente conosciuta a quelli che, come me, avevano 20 anni negl'anni 80, forse un pò meno ai giovani. Lacune che andrebbero riempite. 
Ieri, questa meravigliosa città d'arte, città dei Medici e dei Lorena. Culla del rinascimento, ed anche capitale d'Italia dal 1865 al 1871,  si è trasformata in capitale delle GF, con i sui 3400 partecipanti.  Si oltre 3400 gli iscritti a questa Granfondo. Partenza alle ore 8.30 dal parco delle Cascine per affrontare una decina di chilometri in centro, passando lungo l'Arno e davanti a Ponte Vecchio. Per poi uscire dall'abitato in direzione Fiesole, e qui il via con il chip,  per affrontare la prima salita, Vetta le Croci. Salita non dura, pedalabile 6/7 km in totale. Poi un salto al Mugello nel circuito, all'interno di questo, nella strada, stettissima, che perimetra la pista, con i suoi strappi e le sue discese ripidissime. Usciti dal circuito via verso la Salita del Giogo, sempre bellissima con i suoi 10 km. regolari. Forte vento laterale nella discesa verso Firenzuola da dove, dopo aver attraversato il centro storico, si è dato l'assalto al Passo della Futa. Uno dei vari versanti che porta sul passo. Quello affrontato è uno dei più ostici, con tratti al 12/13%. ed i suoi 12 km.  Svalicato il passo, giù in una bellissima discesa veloce, con tornanti parabolici che invitano ad andare forte anche se non vuoi. Poi una quarantina di km. di dossi e sali e scendi, attorno al lago di Bilancino. Inutile dire lo scenario che ci siamo trovati. Ed in fine ecco l'ultima salita, un'altro versante de Vetta le Croci, con alcuni strappi al 10/12%. Discesa velocissima per affrontare l'ultimo strappo al 16/18% che porta al traguardo. 
Il percorso come ho detto è stato  semplicemente fantastico, salite a me note per averle percorse sia in precedenti Granfondo, ad esempio la Nencini, sia per averle percorse in relax in amichevoli gite, che come al solito diventano sfide all'ultimo sangue. 
Ottimi i risultati ottenuti dalle squadre, con la vittoria assoluta di Tommaso ed i piazzamenti e vittorie di categoria per Fabio, Marco, Tiziano ecc. Anche in campo femminile risultati di qualità per Gabri che si è aggiudicata la 5° piazza assoluta e la 2° di cat. Manuela al sesto posto e 4° di cat.  Cristina, nonostante un guasto tecnico, si è piazzata al 5° posto di cat. Una nota umoristica. Sul Giogo raggiunti, io e Gabri da Cristina e Massimo, ci siamo scambiati con Massimo le capitane, restando lui con Gabri e io con Cristina che stava salendo decisamente ad un buon passo. Così le ho fatto da apripista. Ad certo punto mi fa: "ho la sella che si muove, cosa faccio?" " vedi tu Cri, se dobbiamo rischiare di perdere la sella, forse è meglio trovare un meccanico, anche perchè dopo la Futa ci sono 40 km di pianura".... Giunti in cima al Giogo purtroppo l'assistenza meccanica non c'era e così abbiamo iniziato la discesa. A circa metà discesa, sono  arrivati Massimo e Gabri, e ci siamo nuovamente scambiate le capitane, restando lui con Cristina ed io mi sono ripreso il mio "rimorchietto"... . Prima dell'arrivo è pure spuntato il sole, che fino a quel momento si era dato latitante, lasciando il posto ad un forte vento, cielo coperto e temperature fresche.  Dopo esserci cambiati ci sì è ritrovati nell'area premiazioni e pasta party. Però non siamo riusciti a papparci niente perchè dopo aver fatto 40 minuti di fila ed essere giunti a poco più di metà della stessa, hanno chiamato per le premiazioni e quindi... ciccia.... ci siamo poi fatti un mega paninazzo al prosciutto toscano prima di partire per mettere un pò di benzina nel serbatoio.....   Prossima granfondo la 10 Colli, con il suo nuovo percorso da 173 km. mui duro.  

14.4.15

GF LA VIA DEL SALE.....

Domenica 12 Gf Selle Italia.    Seconda prova del Prestigio dopo Laigueglia.
Dopo una settimana di vento e anche fresco nelle prime ore mattutine, fortunatamente domenica il vento ha diminuito la sua intensità ed anche le temperature mattutine non sono state così improponibili.   Partenza ore 8.00 ma già alle 7.00 tutti in griglia. Tutti concentrati.....( mica vero) , chi si è seduto comodamente su una panchina in attesa del via, chi a sparare cavolate. Qualche foto in diretta dalla griglia immediatamente pubblicata sul Web. Per fronteggiare il freschino di quell'oretta di attesa ci siamo messi chi i gambali e braccioli chi invece, come Berry si è messo una tuta integrale bianca da neurochirurgo o da smaltitore di eternit. (stessa cosa no!!!) chi invece già pronto in pantaloncini corti e maglietta sbracciata. .

Poi a pochi minuti dalla partenza via tutto  e pronti per partire. I soliti 25 e passa km prima di arrivare verso Bertinoro, con ben due cavalcavia che hanno fatto selezione,  poi dopo un piccolo dosso, via verso la prima salita il Monte Cavallo, preceduto da un'altra decina di km di strada ondulata. In cima alla seconda salita, il Monte Ciola, io e Gabri siamo stati raggiunti da Cristina e Manuela, con le quali siamo rimasti fino alla salita del Montevecchio. Purtroppo Gabri domenica non  ha funzionato all'ottimo e così ci siamo staccati.  Arrivo al traguardo in 4h e 45 m. Andrà meglio domenica a Firenze. I ragazzi e le ragazze hanno comunque riempito i podi con la vittoria assoluta di Lombardi e della Lancioni, secondo posto per Igor, poi terza piazza per Monica. A seguire Mauela e Cristina al 7° e 8° posto e Gabri al 10° Poi le categorie, anche qui presenti.
In contemporanea altre due Gf si sono disputate, la Liotto dove le nostre splendide ragazze Odette e Federica si sono fatte valere alla grande, conquistando la terza posizione assoluta Odette e la quarta Federica, che si è aggiudicata la Categoria.  Grande sfortuna per Marina che a causa di un guasto meccanico ha dovuto abbandonare dopo appena 15 minuti dalla partenza. Foratura per Daniele al 90° km. così non ha potuto dare un valido contributo alle donne, che comunque sono rimaste in ottime mani.
Altra Gf a Piacenza dove Erika con l'aiuto paziente di Alessandro ha conquistato la 5° piazza di categoria.
Prossimo appuntamento domenica 19 alla Gf di Firenze ........ poi una salto di una settimana per affrontare la nuova edizione della 10 Colli con il percorso allungato ed indurito. 173 km il lungo contro gli appena 85 del medio...... 

9.4.15

GF LA VIA DEL SALE ALTIMETRIE DELLE SALITE....

Prima vera salita dopo una serie di sali e scendi e falsopiani, Monte Cavallo passando per Teodorano La discesa verso Borello è insidiosa in alcuni tratti per l'elevata pendenza e per la presenza di tornanti. Il fondo stradale potrebbe presentare sconnessioni, già presenti negl'anni passati.

Seconda salita la ormai arcinota Ciola che è presente anche nella 9 Colli quale 3° salita. Discesa non particolarmente difficoltosa, anzi.


Si passa poi alla terza salita Montevecchio fino a Oriola. Attenzione alla discesa il fondo solitamente fa schifo. L'immagine della altimetria non porta il tranno dallo scollinamento fino ad Oriola, Dopo una breve discesa e un pò di falsopiano c'è un breve tratto in salita nulla di particolare.



Poi ultima fatica e che fatica, il Collinello con i suoi strappi impegnativi, mui impegnativi.....


Poi legno fino all'arrivo in una interminabile pianura fino a Cervia.....    La prima salita, Monte Cavallo e l'ultima, Collinello sono le salite del percorso medio.

IL BIKE POLO......

Il Bike polo (anche noto come Bycicle polo o semplicemente Cycle polo) è uno sport inventato in Irlanda nel 1891 che è stato presente come sport dimostrativo già alle Olimpiadi di Londra 1908.
La federazione internazionale di questa sport è la International Bicycle Polo Federation l'hardcourt, su cemento, invece fa riferimento a:leagueofbikepolo.com non è una vera e propria lega, ma un forum universalmente riconosciuto nel quale vengono prese le eventuali decisioni.
Regole del gioco "Hardcourt Bike Polo" 
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Video di bike polo
Il gioco è molto simile al polo solo che i cavalli sono sostituiti dalle biciclette. Lo scopo del gioco, giocato da due squadre, è segnare un punto in una porta colpendo la palla con una mazza.

Biciclette 

Si può giocare con qualsiasi bicicletta, le estremità del manubrio devono essere tappate e bisogna avere almeno un freno. Una trasmissione fissa equivale ad un freno. Le coperture per le ruote (pologuards) sono ammesse, mentre qualsiasi aggiunta al telaio destinata alla difesa non è permessa.

Mazze 

Le teste delle mazze non devono essere di metallo o di qualsiasi altro materiale tagliente e/o che potrebbe frantumarsi o scheggiarsi. L’estremità di ogni mazza deve essere tappata.
L’arbitro avrà l’ultima parola per quanto riguarda la sicurezza delle mazze.

Giocatori 

Le squadre sono composte da 3 giocatori.

Inizio del Gioco 

I giocatori iniziano la partita da dietro la propria linea di porta con la palla posta al centro del campo. Il gioco inizia quando l’arbitro dice “3,2,1, Polo!”, dopo di che qualsiasi giocatore può correre verso la palla per prenderne possesso.

Goal 

Un goal è valido quando la palla attraversa interamente la linea della porta.
Dopo un goal la squadra che ha segnato deve tornare nella propria metà campo e non può superare il centro campo finché la palla o un giocatore avversario abbiano passato la metà campo. La squadra che ha subito il goal prende possesso della palla. Nessun giocatore della squadra che ha subito il goal può passare la metà campo (con o senza palla) fino a che almeno due giocatori avversari siano tornati nella propria metà campo, uno di questi giocatori può essere il portiere che era già nella propria area. Se è stato segnato un goal un giocatore che ha messo un piede a terra non è obbligato a fare “tap out”, ma deve ritornare nella propria metà campo.

Tiri e shuffle 

Un tiro può essere fatto solo con la parte finale della mazza.
Uno shuffle si ha quando si colpisce la palla con il lato lungo della testa della mazza oppure quando la palla viene spinta con la parte finale della mazza. Un shuffle offensivo non viene considerato goal. Se la palla viene mandata in porta dalla squadra in attacco attraverso uno shuffle, il possesso della palla passa alla squadra in difesa. Se una squadra mette la palla nella propria porta in qualsiasi modo è goal per la squadra avversaria.

Palla trascinata e pallonetti 

È consentito fare pallonetto e/o trascinare la palla bloccandola con la parte finale della testa della mazza ma in ogni caso con tali metodi non si può segnare. Se la palla viene trascinata, prima di fare è goal è necessario passare la palla.

Falli 

I giocatori non devono mettere i piedi a terra. Ogni volta che un giocatore mette un piede a terra è fuori dal gioco fino a che non fa “tap out” (colpire con la mazza un oggetto messo ai due lati del campo). Il giocatore deve immediatamente fare tap-out e non ostruire volutamente il gioco. Ostruire intenzionalmente il gioco dopo aver messo un piede a terra è considerata una grave penalità. Un possibile goal bloccato da un giocatore fuori dal gioco a causa di un piede a terra non è un goal. Appoggiarsi alla porta non è consentito, se capita, bisogna fare “tap out”.
Non è consentito lanciare la propria mazza, farlo ed è considerata una grave penalità. Un comportamento eccessivamente aggressivo, inutili sgomitate, afferrarsi, spingersi, colpire con le mani o con i piedi, testate, saranno considerate gravi penalità.
Contatti tra “pari” che sono consentiti Contatti non aggressivi corpo-corpo, mazza-mazza o bici-bici sono consentiti. È inoltre consentito colpire la mazza del portiere.
Contatti tra “non pari” che sono consentiti Il contatto corpo-palla è consentito solo se il giocatore è seduto in sella con i piedi sui pedali, un mano sulla mazza e l’altra sul manubrio. Se la palla si incastra nella bici o nel corpo di un giocatore bisogna lasciarla cadere.
Dopo ogni fallo (eccetto per il piede a terra) la squadra che subisce il fallo prende possesso della palla.
Le sanzioni che l'arbitro può applicare possono essere:
  • Primo fallo accidentale = tap out. Il tap-out avviene al centro del campo su entrambi i lati.
  • Secondo fallo accidentale o primo fallo volontario = doppio tap out
  • Secondo doppio tap out = espulsione temporanea
Le espulsioni temporanee hanno la seguente durata:
  • 30 secondi di penalità per le partite da 8 minuti;
  • 45 secondi di penalità per le partite da 15 minuti;
  • 1 minuto di penalità o anche in modo permanente per le partite da oltre 20 minuti.

Time out 

Gli arbitri possono chiamare ed estendere i time-out per infortuni o guasti meccanici sulla base di queste regole, ma non sono obbligati. L’arbitro farà riprendere il gioco quando necessario o se il time out non è ritenuto necessario. Un time out può essere chiamato da un giocatore solo dopo che è stato segnato un goal. È limitato ad uno per squadra e per un tempo massimo di 5 minuti.

Arbitro 

In caso di dispute c’è un arbitro designato per ogni partita. I compiti dell’arbitro sono: segnalare i goal. Determinare cosa è o non è fallo e qual è la relativa punizione. Tenere conto del punteggio. Il punteggio deve essere dichiarato dopo ogni goal. Tenere il tempo. Tenere traccia dei falli dei giocatori durante il gioco. Chiamare i time out per gravi infortuni.
I giocatori hanno la responsabilità di osservare un comportamento corretto sul campo e devono rispettate sempre la decisione dell’arbitro.

IL CORRETTO POSIZIONAMENTO DEL CHIP

Chi se lo mette in tasca, chi lo fissa in qualche modo a scarpe o al telaio della bici, chi se lo lega ad un polso. Non tutti sanno che il chip, perché possa funzionare nel migliore dei modi, deve essere posizionato correttamente a seconda della disciplina. Solo un preciso posizionamento del chip, ne assicura la sua funzione. Vediamo dove e come posizionarlo.
Il chip, sebbene ai nostri occhi appaia come un semplicissimo pezzetto di plastica colorata, in realtà al suo interno cela un complesso sistema in radio frequenza (RFID), capace di comunicare, in tempi rapidissimi con le antenne presenti sulla sede stradale (i tappeti). 
Questa comunicazione, appunto in radiofrequenza - che non stiamo a illustrare nel dettaglio in questa sede, ma che i più curiosi possono trovare ben spiegata tra le pagine di Wikipedia - sebbene abbia ampi margini di sicurezza nella trasmissione dei dati, può fallire se il chip non è correttamente posizionato durante la propria performance. 
Infatti la trasmissione in radiofrequenza potrebbe essere disturbata a causa del non corretto posizionamento, pena il mancato invio del proprio numero identificativo al sistema e il conseguente fallimento della registrazione del passaggio sul tappeto. 
Ecco quindi le procedure corrette di posizionamento del chip a seconda dello sport praticato. 
CICLISMO SU STRADA 
Nel ciclismo su strada, il chip va montato il più verticale possibile e in posizione più bassa possibile. 

31.3.15

GF CITTA' DI RICCIONE AL SOLE

Domenica seconda prova del Romagna Challenge a Riccione.  Come ormai da anni, la GF combina con il cambio dell’orario da quello solare a quello legale. Quindi partenza di fatto non alle 9.00 ma alle 8.00. Sera prima quindi a nanna un’ora prima del solito per recuperare l’ora che si andrà a perdere nel cambio. Quindi alle 22.00 a nanna. Immerso in uno splendido sogno tra tante belle ragazze  mezze nude, sento echeggiare una voce lontana “Presto che è tardi”  seguito da un calcione in una gamba.
Gabri “presto che è tardi” 
io subito “porca boia ci siamo addormentati che ore sono le 6.00? “ …
“no, sono le 3.50  ”  
“Come le 3.50, ma dobbiamo essere a Forlì alle 6.45!!”  
“ Si ma ci dobbiamo preparare, fare colazione, decidere se mettere la roba estiva o invernale, dobbiamo caricare la macchina, finire di preparare il borsone……. Poi, poi…. dare da mangiare ai pesci rossi!” .  
“ I pesci rossi? Ma non sono due squali, saranno  8 grammi l’uno con un pizzico di mangime mangiano una settimana”  
“ E’ tardi!!!!!!!”  
Va beh, livat  pù.. tutto di corsa, mangiare, prepararsi, caricare le bici, una badilata di cibo ai pesci rossi, tutto pronto seduto in macchina l’accendo guardo l’ora… sono le 4.55…. 
“ E adesso? dobbiamo essere a Forlì alle 6.45”….
“ Si, ma andiamo in la piano!” dice Gabri “
"Piano? Andiamo a marcia indietro, ci vogliono 20 minuti. Magari ci andiamo in bici con il borsone a tracolla!!! “ 
In qualche modo ci ritroviamo all’orario a Forlì, poi via alla volta di Riccione. Tutti in griglia, pronti via……Giornata soleggiata, quindi divisa estiva senza gambali e manicotti...  Percorso rinnovato, almeno rispetto all’ultima volta che l’ho fatto, bello, veloce e anche rompigambe in particolare  nella parte terminale.  Due belle salite non durissime più i saliscendi nella prima parte del percorso. Bella gara per Barbara che ha vinto l’assoluto femminile, poi Monica che si aggiudica il secondo posto sul podio assoluto. A seguire Gabri, Federica, che è tornata dopo una sosta di tre settimane, ed Odette. Per quanto mi riguarda mi sono piazzato al 4° posto di cat.  con 3h.32.24  Nel pomeriggio le premiazioni all'interno dell'aquaparco davanti ai delfini. Prossimo appuntamento alla GF di Cervia domenica 12 aprile. 

26.3.15

GF CITTA' DI RICCIONE

Percorso della GF di Riccione

Ecco la ricostruzione del percorso della Gf di Riccione con le indicazioni della altimetria ed il profilo altimetrico....

23.3.15

GF DAVIDE CASSANI ..... AVANTI E INDIETRO SU E GIU'.. DENTRO E FUORI.........

Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra.........
Domenica 22 marzo si è disputata la Gf dedicata al campione Solarolese Davide Cassani.
Domenica mi presento  in griglia con il mio pettorale 77 e mi piazzo davanti a tutti, tra le transenne e la pedana del chip, con me berry ed altri:  "stavolta parto davanti, a porca boia voglio vedere"   Ma all'improvviso colpo di scena: tutti fuori e si rientra. E così inizia un balletto, un minuetto: tutti dentro, poi tutti fuori, una giravolta, un inchino e nuovamente tutti dentro. E così mi sono ritrovato in mezzo alla bolgia.  Poi finalmente alle 9.30 lo sparo della partenza: prontiiiii viaaaaaaaaaaaa.....   si maaa!!, per dove?.   Percorso per molti un mistero, anche se pubblicato e pubblicizzato, ma con tutti sti andare e vieni: Carla da Marzeno, poi Carla da Sarna, poi via Sarna verso Faenza, ma prima Modiglianese verso Modigliana, poi verso Faenza, poi Via Sarna verso Brisighella, ed intanto all'andata ti incontri quelli del medio che tornano, poi al ritorno incontri quelli del lungo che vanno.....aiutoooooooooooo mi sono perso.  Mi sento una cavia da laboratorio che messa in un labirinto deve trovare il formaggio. E finalmente il formaggio l'abbiamo trovato giungendo al traguardo in piazza del Popolo. Per rifarmi e riavermi, mi sono  fatto 20 km di strada assolutamente dritta senza un cenno di semi curva, con i paraocchi come i cavalli per non vedere nessuno venirmi incontro...... 
Fortunatamente le previsioni meteo che da oltre una settimana mettevano per domenica acqua a catinelle, sono  cambiate nel giro di 24 ore e così non solo non c'è stata pioggia, ma addirittura in alcuni momenti è anche apparso un pallido sole. E così via i manicotti mostrando quelle pallide braccia.  Squadre quasi al completo sia le maschili che quella femminile. Esordio stagionale per Monica. Alla partenza ognuna con il/i propri aiutanti, per affrontare la Granfondo. Partenza abbastanza tranquilla non certo incasinata come quella di Laigueglia, con il giungere sulla Modiglianese subito il gruppone inizia a sfilarsi e non ci sono grossi rallentamenti, anzi si va spediti. Ma come al solito nelle immediate retrovie capita un incidente e così, a Marzeno una caduta rovinosa ha bloccato il transito di alcune delle nostre che hanno messo a terra il piede, perdendo tempo prezioso.    Come al solito Gabri soffrendo la partenza, ed inoltre una non perfetta giornata le ha reso difficoltoso la prima metà del del percorso, facendomi spolmonare per riportarla sotto ai gruppi davanti, ma poi quando si è ripresa mi ha fatto spolmonare a tirare per aumentare il ritmo e per restare con lei nelle ultime salite.  Nel medio Odette Bertolin ha conquistato la terza piazza assoluta con una grande volatona. Con lei Maurizio e Massimo. Nel lungo primo successo stagionale per Barbara, con l'assistenza di un terzetto di pregio, Fabio Mirko ed il grande Daniele, e la complicità di Maurizio e Mauro,  conquistando l'assoluto. Primo gradino del podio di cat. anche per Monica giunta quarta assoluta. Ottimo risultato anche per Manuela, da riscattare invece, quello di Gabri. Prossimo appuntamento a Riccione domenica 29
marzo, primo giorno con l'orario nuovo quindi si dorme un'ora in meno e si parte con il fresco.... brrrrrr......
  

20.3.15

GRANFONDO DAVIDE CASSANI ECCO LE SALITE

Monte Carla Prima salita a circa 11 km dalla partenza appena fuori Marzeno. Devizione tra lungo e medio a 90° in strada stretta 5/6 m max e subito salita.






Samoggia o Trebbio da Faenza.  Seconda salita. primi tre km. abbastanza duri poi altri 7.7 km di crinale. Poi discesa 5.5 km con tratti al 15/17% strada stretta






Casale o Monte Corno. Terza salita 3.2 km con tratti impegnativi, poi crinale e discesa circa 7 km in tutto





Monte Carla quarta salita, fatta dalla direzione inversa rispetto alla prima salita,






Monticino da Brisighella Quinta salita  1.75Km con 175 m di dislivello, poi crinale e discesa.



18.3.15

1-2-3 ..... 10 COLLI ..........PROVA !!!!!!!!!!!

A volte da un'idea buttata,  nata tra due amici, così per scherzo,  nasce una grande cosa . Ai primi di febbraio parlando con Domenico Sangiorgi, un amico di Bologna, ci siamo detti: andiamo a provare la 10 Colli, visto che è cambiato il percorso? Si certo.   E così definita la data abbiamo sparso un pò la voce tra i rispettivi compagni di squadra.  Mai si pensava che da 7/8 persone che si contava di essere, la cosa diventasse così come invece è diventata. E così sabato 14 marzo, il passaparola e complice l'annullamento di alcune gare, a Bologna nel parcheggio dell'Ikea ci siamo ritrovati in 35.   Varie squadre rappresentate, dalla Legend Factory Miche, con Fabio Galli, Daniele Chiarello, il sottoscritto,   alla squadra femminile della Somec Mg KVis LGL, con Odette Bertolini e Gabriella Emaldi , alla  Cannodale Gobbi FSA con Igor Zanetti, alla Isolmant con Carmine Manginella, al Pedale Bianconero con Antonio Grandi, e tanti tanti altri delle più disparate società.   "Bene più si è e più ci si diverte" -- questa la considerazione fatta. Peccato per la mancanza di Domenico che febbricitante è passato a salutarci alla partenza per poi tornarsene a casa.   Siamo così partiti poco dopo le 9.00 per affrontare il nuovo percorso della 10 Colli Bolognesi, potenziato nella distanza e nella altimetria e nella durezza delle salite.  La temperatura fresca ci ha fatto partire con magliette felpate, antivento al seguito, e gambali, ma comunque il cielo prometteva di farci vedere il sole.

10.3.15

GF DI ANCONA .... MOLTO BENE.......

Bellissima la Gf di Ancona, in parte sulle strade dell'Esino (almeno mi è parso di ripercorrere strade già viste) Partenza alle 9.00 in una mattina inizialmente soleggiata anche se un pò freschina, ma niente che possa aver fatto desistere dal correre in divisa estiva, unica debolezza i manicotti. Durante la corsa però il cielo si è minacciosamente oscurato tanto da temere che iniziasse a piovere, ma fortunatamente niente solo nuvole e un pò di fresco.  Gara veloce i primi 40 km circa alla media dei 39.00 in una infinità di sali e scendi, strappetti e salitelle non dure ma in numero infinito, in buona sostanza non un metro di pianura. Prima salita non dura, di circa una ventina di chilometri divisa in tre stralci, poi discesa e nuovamente una infinità di salitelle da 2/3 km al massimo, ma soprattutto sali e scendi, da fare dritti sui pedali.... a tutta. Le sensazioni sono state ottime, mi sono divertito, peccato che mi siano mancati 150/200 m per entrare nel gruppo buono,  verso la metà della prima salita, li avevo lì, li ho tenuti alla medesima distanza ma non sono riuscito a raggiungerli, e così poi, dopo aver percorso 7/8 km in solitaria, mi sono arreso. Fortunatamente poi è arrivato da dietro un terzetto con il quale siamo riusciti a rientrare su un gruppetto di una 15a di persone che si era staccato dal gruppo. Da qui l'andatura è stata buona  ma non esasperata, e così verso la fine il gruppone è rientrato e all'arrivo ci siamo ritrovati in 50. Mi sono beccato la 7° piazza in volata con il 5° e il 6° ad un soffio dal podio..... pochissimi minuti.... ma va bene comunque, come rientro. La  squadra ha centrato il podio con Tommaso che è salito  sul podio assoluto con un meritato 3° posto in volata. Anche la squadra femminile con i colori della SOMEC  si è comportata benissimo, con un secondo posto per Barbara in volata, (sta arrivando) poi una 4° e 5° piazza per Odette e Manuela. Odette in volata per 9 centesimi ha mancato il podio... peccato, sarà per la prossima.   Il resto della squadra ha sbancato ad Alassio, con la seconda piazza assoluta per Cristina che si è pure aggiudicata la categoria, ed Igor che ha vinto l'assoluto in campo maschile.  Ed ora la prossima la Davide Cassani a Faenza.  Nel frattempo sabato 14 andremo a provare il percorso della 10 Colli, riveduto e potenziato, con amici vecchi e nuovi...... 

4.3.15

GF Val DI CECINA SI TINGE DI ROSSO SOMEC....

Cecina seconda Granfondo della stagione 2015, si tinge di rosso SOMEC.  
Tre sono i posti occupati dalle ragazze del Team SOMEC-MG.K VIS-LGL, sulle prime 5 posizioni assolute. Un terzo posto assoluto per Odette Bertolini, che ha avuto la meglio in volata su Federica Giacomentti, grintosa come non mai,  poi Gabriella Emaldi che occupa così la 5° posizione assoluta, aggiudicandosi anche la propria categoria.   
Giornata con il clima altalenate,   un pò di nuvole, di tanto in tanto un timidissimo sole, poi ancora nuvole. Temperatura frizzantina, che però non ha scoraggiato chi ha abbandonato i gambali mettendo in bella vista le gambe bianco latte che ancora non hanno visto il sole. E' la voglia di sentire l'aria sulla pelle dopo 5 mesi.   
E così le nostre tre ragazze aiutate dai loro fidi scudieri nonchè gregari, Berretti per Odette, Chiarello per Federica ed il Pant per Gabriella, che oltre ad essere gregario e pure marito, quindi sempre agl'ordini sia in gara che a casa, si sono cimentate sul percorso lungo di 140 km con oltre 2200 m. di dislivello, centrando tre buoni risultati. Peccato per l'assenza di Barbara.   La gara a preso il via alle 10.00 proiettandosi immediatamente nelle colline toscane, salite non dure ma che non lasciano respirare per poter mantenere le posizioni in geuppo. Un pò di vento ha rotto le scatole, ma forse ha tenuto lontano le nuvole minacciose che si intravvedevano e che giravano sulla testa. La prima parte della gara caratterizzata da salite pedalabili, per poi affrontare la salita di Montecatini di circa 8.40 km. poi una discesa veloce e tecnica, un tratto di pianura e l'ultimo strappo di circa 2 km. a 12 km dalla fine. Bel percorso, strade quasi buone, con solo qualche tratto leggermente sconnesso, ma nulla di particolare.    Un'altro fine settimana in compagnia di splendidi ragazzi e ragazze. Un fine settimana anche di successi per il resto della squadra maschile. Prossimo appuntamento per il sottoscritto Ancona, domenica 15 poi ci sarà la Cassani con il nuovo percorso resosi necessario causa le innumerevoli frane e cedimenti stradali che stanno martoriando la nostra zona.  Speriamo bene .....  

23.2.15

SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO............

Con Laigueglia è iniziata la stagione granfondistica 2015... Nuovi compagni e compagne, anzi nuovi amici ed amiche,  nuovi anche i colori indossati, ma sotto le maglie lo spirito e la voglia di divertirsi è rimasta sempre quella, anzi è tornata quella di alcuni anni fa, quella che era prima delle varie vicissitudini. Bene!  
Ma che giornata è stata quella di ieri?. 
Intanto l'arrivo il sabato a Laigueglia è stato traumatizzante, partiti da Forlì con le ammiraglie, con il  sole e temperatura quasi gradevole, strada facendo il cielo si è oscurato sempre più, fino ad arrivare a Laigueglia sotto una pioggia scrosciante, vento  e nell'entroterra anche la neve. CAVOLI... Dal 2002 che vengo a Laigueglia mai successo un clima del genere.... E se domenica è così? RICAVOLI.....   Previsioni contrastanti, chi mette pioggia fino alle 8 chi alle 9, ma una costante... vento forte..... Albergo tutto per noi o quasi, siamo una ventina poco più, con un piccolo terremoto: la splendida MIA, figlia della Barbara Lancioni.... Un piccolo terremoto appunto, non resta ferma un secondo, avanti ed indietro inseguita dal William, che ha trovato il suo da fare, altro che la bici.  Dopo cena tutti a nanna. 
Sveglia alle 5.39 per fare colazione alle 6.00.... Così mi son visto cosa mangiano quelli che vincono e li ho copiati, bho... vedremo se conta anche con me....  Tentativo di mettere il naso fuori per vedere il tempo:  fantastico non piove, il cielo è solo coperto ma si inizia a vedere qualche segno di apertura tra le nuvole.. ed il vento?  caz se tira.... come una furia !! "Speriamo di averlo un pò anche nel retro bottega" (sedere) Tutti pronti verso le 8.00 si parte (io come al solito per ultimo) per accedere alle griglie. " Ragazzi," dico "non sarò vincente, ma come look quelli delle altre squadre li ammazzo stecchiti tutti, come Raid" Fantastica sensazione di riprendere, adrenalina in risalita, dopo quasi sei mesi di sosta.  Abbigliamento rigorosamente estivo con gambali e bracciali ed antivento.  Giunto finalmente in griglia eccole le nostre donne della SOMEC  tutte in prima fila nella loro griglia, attorniate dai compagni della LEGEND che, anche se nella griglia davanti, sono rimasti in fondo per restare con loro. Anch'io mi accodo e dopo i vari saluti e commenti, foto ecc. il tempo di togliere l'antivento e si aspetta impazienti il VIA, che arriva puntale alle 9.00. . Via si parte con Gabri la Fede, la Cristina che ha un piccolo infortunio sulla pedana della partenza,  Odette, Barbara, Erika ecc. ed i vari uomini, chi per aiutare le donne chi invece per correre per se.... Il solito andare e vieni, frenate riprese ecc. fino fuori Laigueglia poi il via al volo spiana tutte le strade e si va............ Ovviamente dopo Albenga perdo Gabri, che nascosta da qualche ciclista passa e non la vedo... Così pensando che fosse rimasta indietro arretro arretro fino alla fine del gruppone, non c'è... qualche imprecazione, poi giunti a Ceriale sperando che sia davanti allungo e risalgo tutto il gruppo. La raggiungo dopo qualche chilometro, prima di iniziare la salita. Bene............. e così si riparte con lei a ruota. Con noi anche Fede con il suo scudiero Daniele, che ad un certo punto allungano e ci salutano.  Le strade sono fortunatamente pulite ed asciutte, tranne che per qualche tratto di pochi metri, dove l'acqua attraversa la strada  come un piccolo ruscello. Il percorso è rimasto invariato fino dopo Ortovero, da dove è stata fatta una deviazione rispetto al percorso solito, che  ha accorciato così il chilometraggio di una decina di km. . Scenario bellissimo grazie alla vista delle cime innevate dei monti che contornano la zona. Quest'anno arrivo sul Colle Micheri, ormai tradizionale traguardo. Una bellissima giornata che si è conclusa bene con un buon risultato per Gabri, che è salita sul secondo gradino del podio di categoria, ma una grande vittoria per IGOR Zanetti che ha bissato il risultato del 2014. Altro podio anche per Cristina Lambrugo che si è aggiudicata la seconda posizione di cat.   Comunque a parte i risultati, è stata una bellissima ripresa di stagione. Prossimo appuntamento domenica prossima a Cecina, anche questa ormai un appuntamento fisso. Anche qui il percorso è stato modificato rispetto a quello dello scorso anno, però lo hanno potenziato nel chilometraggio e nella altimetria!