In altri tempi, un grande romanziere quale il Manzoni, se avesse scritto " I Promessi Granfondisti" avrebbe detto " Questo Monte Grappa non sa da fare". Forse una maledizione ha colpito il Pedale Bianconero. Due mesi fa al Monte Grappa Day, ieri La Pinarello, le avverse condizioni meteo hanno fatto saltare la scalata al Monte Grappa.
Sabato pomeriggio, nulla faceva presagire quello che sarebbe avvenuto nelle prime ore di domenica notte. La temperatura rasentava i 40 gradi, con un grado di umidità tale d'avere l'acqua pari alle ginocchia. Si sapeva che nella notte la pioggia avrebbe raffrescato l'aria, qualche temporale, forse vento, ma nulla di quello che è avvenuto. Alle 3.00 di notte, tutto tranquillo, il cielo era ancora sereno, almeno quel piccolo spicchio visibile dalla finestra del bagno della nostra camera (mia del ragioniere e di Selci. Piccolo inciso, da quando Adriano prende il ciuccio prima di addormentarsi, dorme come un bimbo e non girovaga per la camera) Alle 4.00 il finimondo. Sirene dei pompieri, vento ed acqua. Ma le reali dimensioni di ciò che era avvenuto lo abbiamo scoperto alle 6.00 quando ci siamo incamminati in auto, ancora sotto la pioggia, verso Treviso per raggiungere la partenza. Alberi riversi sulla strada, rami foglie rametti, ecc. coprivano tutta la strada. Dopo aver sostato presso l'albergo degl.altri, alle 7.30 ci siamo incamminati in bici verso la partenza, poichè la pioggia era cessata. Giunti in piazza, la prima notizia" la partenza è rinviata di 30 minuti per ispezione del percorso". Lo speacher ad un certo punto ci ha annunciato "il Grappa non si fa, troppi alberi sradicati e vento forte hanno reso impraticabile la salita". Ma non è tutto, ancora si stava valutando dare il via o no, viste le condizioni delle strade. Finalmente a pochi minuti dalle 9.00, è giunta la notizia" si parte.. percorso modificato in parte, ed unico per tutti" In effetti ci siamo resi conto del disastro nel percorrere i primi metri fuori Treviso. In ogni punto dove a lato strada c'era vegetazione, sia alta che cespugli, questa era stata in parte divelta e riversata sulla sede stradale..... un disastro..... rovi, rami di rubinie ecc. Decine e decine le forature viste.
Credo di poter fare un plauso ad Andrea Pinarello per essere riuscito a mettere insieme un percorso di 125 km, in poco più di un'ora, cercando di renderlo il più sicuro possibile, sfruttando parte del percorso originale, con i vari ristori e segnaletica. In ogni caso, nella prima discesa si è letteralmente girato su un tappeto di rami e foglie.
Causa questo disastro, la nuova formula proposta dalla GF Lapinarello, cioè NO CLASSIFICA E PARTENZA ALLA FRANCESE, non ha avuto un felice e reale collaudo, tale da definire se l'idea è valida e se può prendere piede anche in altre manifestazioni. Sicuramente va detto che alcuni servizi debbono essere migliorati e modificati, in particolare il pasta party, dove la fila è stata eccessivamente lunga. Sicuramente l'aver tolto il percorso lungo, ha fatto si che i partecipanti non si siano divisi sui due percorsi. Vediamo la prossima edizione.
Mastro Vinaio
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