PAN

PAN
STA ATTENTO, CHE TI VEDO EH !!!

30.10.11

AUTUNNO FRUTTI DI STAGIONE

Una carica di vitamine, anche in autunno con i frutti di stagione, quali sono, che frutti possiamo trovare nei mesi autunnali e invernali? Ecco qui qualche indicazione utile sulla frutta di stagione relativa a questo periodo.
L'arancia, quel comune frutto dalla buccia arancione dal quale ricaviamo ottime spremute, si trova generalmente nei mesi autunnali e invernali a partire da Novembre benchè il periodo si possa prolungare fino a Maggio; ne esistono diverse varietà, da quella dolce a quella amara, che si ottengono da un albero sempreverde dalle foglie allungate.
I cachi si ottengono fra Ottobre e Novembre, il kiwi inizia la propria stagione a partire da Novembre e Dicembre, prolungandosi fino ad Aprile: questo frutto vi consentirà di fare il pieno di vitamine e si caratterizza per il colore verde della polpa e per la sua buccia non certo priva di peli. Sempre nello stesso periodo registriamo la produzione di mandaranci e mandarini, agrumi simili alle arance ma più piccoli e dalla buccia meno spessa. La sua stagionalità lo caratterizza come frutto invernale il cui mese più indicato è quello di Gennaio. Anche in questo caso ne esistono differenti varietà.
Anche pere e mele si concentrano in questo periodo benchè non manchino nemmeno nei mesi estivi eccetto rispettivamente nei mesi di Maggio e Giugno e di Giugno e Luglio. Sono dunque frutti che bene o male si trovano per quasi tutto l'anno. La mela ha benefici poteri antiossidanti e contiene grandi quantità di vitamine, la pera è ricca di zuccheri. Altro frutto della stagione autunnale, che la rappresenta e la castagna. Frutto atipico, poiché ricco di carboidrati complessi come i cereali, la castagna è il frutto di un albero caratteristico dei boschi di mezza montagna. Per secoli le castagne hanno rappresentato la principale fonte alimentare delle popolazioni montane durante l'autunno e l'inverno, dette per questo anche "pane dei poveri". Frutto molto nutriente e ricco, è uno dei pochi che puo' essere ancora definito come "frutto naturale". Il suo riccio infatti la "protegge" dai trattamenti chimici rendendo così la sua produzione agricola una produzione biologica. In questa scheda potrai trovare tutto sulla castagna, dall'utilizzo alle varietà, dalle proprietà alle calorie, all'uso che ne si faceva nel passato e tanto altro.

27.10.11

ATTENZIONE ALL'ABUSO DI CAFFE'

Un gruppo di ricercatori della University of Reno (USA), coordinati dal dottor Sean Ward, sono partiti dai risultati di una ricerca olandese. Da un'analisi condotta su circa 9mila donne dei Paesi Bassi era emerso che le volontarie che bevevano più di 4 tazzine di caffè al giorno avevano una riduzione delle probabilità di concepire del 25 per cento. L'indagine non aveva però fatto luce sul perché la fertilità femminile diminuisse.
Per cercare di comprendere cosa ci fosse dietro alla diminuzione della probabilità di concepimento, i ricercatori americani hanno eseguito uno studio su alcune cavie da laboratorio. Gli esperti hanno diviso i topolini femmina in diversi gruppi a seconda dei quantitativi di caffeina che gli venivano somministrati. Dall'analisi condotta sulle cavie è emerso che la caffeina inibiva in parte l'attività di queste cellule presenti nelle tube di Falloppio, di conseguenza le contrazioni che spingono l'uovo nell'utero erano meno efficaci. Secondo Sean Ward, i risultati ottenuti potrebbero dare una valida spiegazione del perché le donne che consumano molte bevande a base di caffeina abbiano più difficoltà nel rimanere incinta. Tratto da Universonlaine.

Forse gli esperimenti sono stati condotti utilizzando il caffè americano, quella specie di brodaglia fatta con uranio impoverito, con buste di caffè che qui le si utilizzano per fare una tazzina, mentre in america lo usono per farne tre litri.....

13.9.11

LO STRESS... MALATTIA DA NON STRASCURARE

A volte ti senti dire... Sei stressato... meno male pensavo d'avere problemi più gravi. Così pensi. Invece lo stress non è affatto da trascurare è una vera e propria malattia che può essere la porta per altri problemi anche ben più gravi. Nell'articolo che di seguito si può leggere, sono riportati tanti sintomi dovuti allo stress, che magari qualcuno ha e li trascura. Vedi articolo

8.9.11

LO SCANDIUM NON VA DIMENTICATO

Quando si tratta di creare e produrre biciclette, ci sono quintali di materiali disponibili da poter
usare. Nel corso degli anni li abbiamo visti e provati quasi tutti: acciaio, titanio, fibra di carbonio, alluminio, tutti. Alcune aziende quando hanno deciso di costruire modelli con qualità della prestazione delle biciclette – innovazione, funzionamento, durevolezza e molto divertimento- hanno scoperto che un materiale in particolare svolge il lavoro in modo eccezionale. Lo scandio. Questo è l’ottavo elemento più raro sulla terra. Un metallo bianco argenteo estratto dalla crosta terrestre, è un potente raffinatore di particelle, che se aggiunto alle leghe di alluminio, aumenta la resistenza e la durevolezza del materiale del 50%. Realizza questo “rinforzando” le particelle della lega, rendendo il metallo meno soggetto ai difetti. Usato prima di tutti da quei capaci russi durante la Guerra Fredda, le alette guida dei missili, costruite in lega di scandio, erano in grado di sopportare degli sforzi incredibili evitando danni anche quando venivano lanciati attraverso la calotta glaciale polare. La lega di scandio ha iniziato a essere un’aggiunta estremamente vantaggiosa nei velivoli costruiti dai russi, donando a essi un peso, una manovrabilità e una serie di vantaggi incredibili. È la resistenza e la durevolezza che rende le leghe di scandio un materiale così attraente quando si tratta di fabbricare le biciclette.
La resistenza è talmente superiore (la lega di scandio è due volte più forte dell’alluminio 6061 o 7005) che si è in grado di usare meno materiale per ottenere le caratteristiche in una bicicletta simili all’acciaio. Con lo scandio si è in grado di togliere dal 10 al 15% di peso dalle strutture di alluminio. È piuttosto evidente che quando si tratta dei materiali per alte prestazioni e leggeri, gran parte dell’industria ciclistica è innamorata della fibra di carbonio. Uno dei problemi nel produrre biciclette è il conflitto tra il design determinato dal consumatore e gli obiettivi funzionali. Il consumatore spinge per un maggior numero di prodotti di carbonio, ma la piattaforma della mountain bike richiede qualcosa di più duraturo. Abbiamo la sensazione che rendere la struttura di carbonio sufficientemente più duratura per i rigori della mountain bike, la renderebbe più pesante della stessa struttura di scandio.

30.8.11

AUSTRIA 2011

Anche quest'anno nonostante l'esclusione dal Prestigio 2011, siamo andati in Austria per la regina delle Granfondo.... l'Oeztstaller 238 km e 5400 m di dislivello.... Partenza da Lugo, anzi fuga dall'arsura di Lugo, mercoledì nel tentativo di trovare qualche giorno di rifrigerio a Solden. Sorpresa, caldo torrido anche a Solden oltre 30 gradi alle 18.00. Meno umidità, forte vento ma caldo, tanto caldo da consentirci di passeggiare a tarda sera per le vie del borgo, in tenuta prettamente etiva, da passeggiata sotto al Pavaglione. Così fino a venerdì. Sabato mattina inversione di tendenza, fresco poi nel mezzogiorno pioggia e grandine e.... sorpresa neve sui passi fino a bassa quota verso i 1800 m. Kutai, Giovo e Rombo sotto una fitta nevicata, tanto da costringere gli spazzaneve alla prima uscita. Tanto freddo. Fortunatamente domenica mattina cielo sereno, ma temperatura prosssima allo zero. Partenza alle 6.45 dai 1350m di Solden ai 750m dell'imbocco del Kutai. 30 km di freddo invernale, con tanto di nebbia in un tratto dove abbiamo attraversato una nube a mezzaria. Bellissimo lo scenario che ci ha accolto su per la salita, il verde dei prati e del bosco e sullo sforno il bianco dei monti, bello, ma freddo. Fresca la discesa verso Insbruk, poi a valle la temperatura leggermente più gradevole, ottima per non sudare eccessivamente. Anche nel Giovo stessa cosa, la salita fresca ottimo per chi pedala. Poi il Rombo, Anche qui temperatura non caldissima, fin verso la vetta dove l'aria si è fatta più pizzichina, ma tutto sommato perfetta. A lato strada ancora alcuni cumuli di neve. Anche la discesa non è stata male, si è riusciti a farla senza anctivento (io). Grande il solito Paolino che ha migliorato il tempo rispetto a quello dello scorso anno, concludendo il giro in 8h.29, assieme ad Albertone Piva. Gabri, pur avendo fatto il giro in solitaria, è riuscita a restare sotto le le 9h.00 di 40 secondi. Il povero Boss, a metà del Kutai ha deciso di fare marcia indietro, ma poi passato il malessere è ripartito concludendo il giro in 9h15, fermandosi a tutti i ristori. Con noi, oltre a Piva, anche il povero Gigione indegno consorte di Angelita, il quale partito con propositi bellicosi d'ottenere un tempone (in cuor suo sperava di stare sotto le 9.00 ore) si è dovuto accontentare di poco meno di 11h.., facendoci preoccupare tutti per il ritardo. A momenti arrivava con la Frattini.

Come al solito impeccabile l'organizzazione, fantastici i ristori, ed il pasta party. Unica pecca che mi sento di segnalare, anche se si sa che questa è una delle caratteristiche, è la presenza di animali sul percorso allo stato brado . In salita poco male, ma in discesa...... Il gruppo di Paolino ha dovuto rallentare per far passare un gregge di pecore, una decina. Uno davanti a me di un centinaio di metri, nella discesa del Rombo, in un tratto semi pianeggiante è stato rincorso da un vitello, il quale al passaggio del ciclista, è balzato fuori dal prato rincorrendolo per pochi metri. Ma intanto il ciclista ha dovuto fare uno sfianchetto per evitare la collisione ed accellerare.

Appuntamento in Austria il prossimo anno, anche con Antonello, visto che la gara sarà ripescata dal Prestigio.

18.8.11

CAMPIONATO ITALIANO DI CRONOSCALATA

Anche quest'anno il 16 agosto a Riolunato, si è disputato sulle pendici del monte Cimone, il Campionato Italiano UISP di cronoscalata. Solita salita da affrontare, quelle denominata Le Polle, con una pendenza media del 9.8%, con lunghi tratti al 15/16%, ed una lunghezza complessiva di 6.4 Km. Oltre 70 i partecipanti tra uomini e donne. Il primo concorrente ha preso il via alle 14.30, poi a seguire tutti gl'altri distanziati di un minuto l'uno dall'altro. Non è mancato anche il vento contrario ad aumentare la difficoltà rendendo più dura la scalata. Caldo torrido alla partenza, mentre all'arrivo aria fresca da indurre a far ritorno immediatamente ai mezzi per togliere la divisa sudata. In mezzo ai soliti specialisti della disciplina, quest'anno anche due della nostra società hanno partecipato, precisamente il Boss e Gabriella. Conquistata la maglia tricolore da Gabriella, che ha ottenuto il miglior tempo assoluto femminile, oltre a quello di categoria consentendole, quest'ultimo di aggiudicarsi il tricolore. E' questa la terza volta che vede la partecipazione e la vittoria di Gabriella della maglia tricolore. Non male anche la prestazione del Boss, aggiudicatosi il 5° miglior tempo nella propria categoria.

Mastro Vinaio

27.7.11

LA DIETA ESTIVA DEI MIRACOLI

Con l'arrivo della stagione balneare ecco che rispuntano i dubbi e le incertezze nella maggior parte delle donne: sarò troppo grassa; ho troppa cellulite ecc. E così le diete lampo la fanno da padrona, diete che promettono cali di peso astronomici in un lampo. Eccone alcuni esempi:
DIETA

LA CARNITINA

La carnitina è un aminoacido che il corpo utilizzza per convertire i grassi in energia. Nonostante non venga considerata un nutriente essenziale (dato che il corpo è in grado di sintetizzarla autonomamente), la carnitina viene spesso utilizzata come integratore alimentare, con la speranza di aumentare l'ossidazione delle riserve adipose a scopo energetico o dimagrante.
RUOLO BIOLOGICO La carnitina è un acido carbossilico a corta catena contenente azoto, sintetizzato a livello epatico e renale da due aminoacidi chiamati rispettivamente metionina e lisina (in presenza di ferro, vitamina C, B1 e B6). All'interno del nostro corpo la carnitina si trova concentrata soprattutto a livello muscolare (circa il 95%) e cardiaco. Modeste quantità di carnitina sono presenti anche nei reni, nel fegato e nei testicoli.
La carnitina esiste in diverse forme tra le quali quella biologicamente attiva e generalmente utilizzata come integratore alimentare è la L-carnitina.
FUNZIONI La carnitina facilita l'ingresso degli acidi grassi a LUNGA catena all'interno dei mitocondri dove vengono ossidati per produrre energia (dal punto di vista biochimico la carnitina svolge le proprie funzioni partecipando ad un complesso meccanismo chiamato carnitina acil-CoA transferasi).
La carnitina mantiene costante il rapporto AcetilCoA/CoA all'interno delle cellule: l'ottimizzazione di questo rapporto favorisce la conversione del piruvato e del LATTATO ad AcetilCoA soprattutto a livello delle fibre di tipo I. Da tale funzione deriva l'ipotesi in base a cui la carnitina limiterebbe l'accumulo di acido lattico e permetterebbe un miglioramento della prestazione.

5.7.11

SESSO E SPORT ..... CHI TROMBA NON VA?

Sport e sessualità sono compatibili? Il sesso può migliorare le prestazioni sportive o, viceversa, le danneggia? E lo sport, quanto incide sulle performances sotto le lenzuola? Si tratta di un annoso problema: il sesso coniugato allo sport continua ad attrarre l’attenzione della gente, sia quella che di sport vive, sia quella che di sport si limita a parlare, leggere o guardare. Ma come stanno realmente le cose? In questo specifico campo le ricerche si sprecano e sembra proprio che uno dei tabù più radicati, quello che vuole sport e sesso in antitesi, sia destinato a crollare definitivamente. Lo conferma il noto studio statunitense, pubblicato sulla rivista Urology, e condotto dall'urologo Drogo K.Montagne, responsabile del Center for Sexual Function alla Cleveland Clinic Foundation.
SEMPRE IN MOVIMENTO - Montagne ha dimostrato che l'esercizio fisico è una barriera contro l'impotenza per la stessa ragione per la quale previene attacchi di cuore: tre chilometri di camminata al giorno possono bastare per tenersi al riparo da qualsiasi problema erettile. Motivo? Semplice: l'esercizio aerobico contrasta la comparsa di malattie dei vasi, inclusa la formazione di placche lipidiche a livello delle arterie, occlusioni che impediscono al flusso sanguigno di irrorare a sufficienza il pene. Non siete ancora convinti? Ecco allora arrivare fresca fresca la ricerca, questa volta austriaca, presentata a Vienna a fine giugno dall’urologo Christian Kratzik. Se si bruciano almeno 4.000 chilocalorie la settimana si riducono i rischi di impotenza dell'83%. L’indagine è stata condotta su un campione di 674 uomini, di età compresa tra i 45 e i 60 anni, sottoposti ad analisi urologiche e ormonali e interrogati sulle loro attività sessuali e sportive. Gli sport più indicati quelli che migliorano la funzionalità dell'apparato cardiocircolatorio e, di conseguenza, la resistenza: dunque, jogging, marcia veloce, ciclismo, nuoto. Si tratta di sport e attività motorie che si prolungano nel tempo, almeno per 30/40 minuti, praticati a ritmi moderati, ovvero quelli che permettono di parlare con un compagno.


IL SESSO FA BENE ALLO SPORT? - Sì, ma in questo caso, occorre fare delle distinzioni tra disciplina e disciplina e tra momenti e momenti. Secondo il sessuologo francese Jacques Waynberg, il sesso è sconsigliato agli atleti di sesso maschile prima della prestazione agonistica (almeno sei ore) solo per gli sport che richiedono una particolare concentrazione o uno sforzo breve ma violento, come scherma, tiro con l'arco, getto del peso, salto in alto e in lungo, corsa veloce. Motivo? Dopo un orgasmo si abbassano i livelli di testosterone, la capacità respiratoria e la capacità di contrarre i muscoli. Decisamente più fortunati invece, i giocatori di tennis, calcio, ping-pong, per i quali l'amplesso prima della prova potrebbe, addirittura, sortire un effetto positivamente rilassante.
IL PARERE DELLA SCIENZA - D’accordo, in linea di massima, con la tesi del collega francese, Willy Pasini, professore di psichiatria alla Facoltà di Medicina di Milano e all’Università di Ginevra. Ma preferisce evitare le generalizzazioni e mettere al centro della discussione l’individuo, precisando che per alcuni atleti particolarmente apprensivi, indipendentemente dalla disciplina praticata, l'effetto rilassante e ansiolitico ottenuto dopo un rapporto sessuale é più importante, ai fini della prestazione sportiva, dello spreco energetico. Ma non è tutto. Per Pasini, gli effetti del rapporto sessuale sulla donna sono molto differenti da quelli sull'uomo. E la conferma di questa affermazione viene data da un interessante studio condotto dall'israeliano Alexander Olshanietzky che ha dimostrato come l'orgasmo femminile è, in sostanza, un doping autorizzato. Ovvero si traduce, quantomeno nell'atletica e precisamente nella velocità, in migliori performances, grazie all'aumento della concentrazione di testosterone che le donne hanno dopo un rapporto sessuale.
ATTO SESSUALE E DISPENDIO ENERGETICO - Sono ancora molti gli allenatori e preparatori atletici convinti che il rapporto sessuale comporti un eccessivo dispendio energetico e che, di conseguenza, sia contrario ad una performance sportiva ottimale, qualsiasi sia la disciplina praticata. Se è vero che l'atto sessuale è un atto atletico a tutti gli effetti, dal momento che nei 13 minuti e 50 secondi - la durata dell'amplesso medio secondo uno studio europeo - il ritmo respiratorio sale progressivamente da 14 a 40 volte al minuto, la frequenza cardiaca raggiunge le 180 pulsazioni e la pressione sanguigna supera le 200 di massima, è altrettanto vero che l'impegno fisico non è assolutamente intenso, comportando una spesa energetica contenuta tra le 150 e le 300 calorie. In pratica, quanto si consumerebbe a salire di corsa tre piani di scale. Insomma, con una buona dormita, il fisico di qualsiasi atleta, maschio o femmina, è in grado di compensare ben altro. Fare l'amore, dunque, la sera prima delle competizioni non pregiudica assolutamente le prestazioni fisiche degli atleti.
Trtto da un articolo di Mabel Bocchi


15.6.11

KIWI ... LA NATURA ALLA RISCOSSA

Alimento preferito da grandi e piccini, il kiwi è dunque un frutto di largo consumo ed ha tantissime proprietà benefiche, molto indicate per la salute. Possiede un contenuto molto alto di vitamina C, superiore addirittura al limone, all’arancia e al peperone. Ma non solo: è ricco anche di potassio e vitamina E, Rame, ferro e vitamina C, che combinate insieme, conferiscono al kiwi caratteristiche antisettiche e antianemiche. Notevole in esso è anche la presenza di minerali e proprio questa particolarità rimineralizzante, è in grado di regolare la funzionalità cardiaca e la pressione arteriosa. Possiede anche un’azione rinfrescante, dissetante e diuretica, potenzia le difese immunitarie e protegge la parete vascolare. Non è però ben tollerato da tutte le persone e alcuni lamentano reazioni allergiche a seguito della sua ingestione. La sua pianta raramente è aggredita da parassiti. Ciò significa che i frutti immessi sul mercato, quasi sempre sono indenni da fitofarmaci, contrariamente ad esempio all’ uva o alle pesche che, per la delicatezza dei loro alberi, sono spesso trattati con pesticidi.

La coltura del kiwi è molto aumentata negli ultimi anni, soprattutto in Italia e una tavola rotonda svoltasi in Italia, ha messo in luce gli accordi interprofessionali tra produttori e governo, proprio per la necessità di conquistare ulteriori consumatori attraverso l’introduzione di nuove varietà. Ciò dovrebbe avvenire attraverso nuovi bacini di esportazione, come il Giappone, o gli Stati Uniti, dove il kiwi non è ancora particolarmente richiesto. In occasione dell’ultimo incontro IKO, (International Kiwifruit Organization), i principali paesi produttori hanno assunto l’impegno di “dedicare sforzi particolari nelle rispettive attività promozionali”, come ha spiegato Valtiero Mazzotti direttore del CSO (Centro servizi ortofrutticoli). Un recente studio, condotto su 100.000 persone, tenute sotto osservazione dal 1980 al 1998, ha confermato che cinque o più porzioni di frutta e verdura (seguita dalle verdure a foglia verde come gli spinaci), “si traducono in una notevole diminuzione dei rischi cardiovascolari”.

8.6.11

UN PO' DI SANO DOPING

Di seguito sono riportati gli elenchi degli squalificati per doping, UISP, UDACE E FCI
UISP
UDACE
FCI

6.4.11

DT SWISS IN CARBONIO

Le ruote testate sono prodotte dalla casa svizzera DT SWISS. Leggere con i loro 1130 grammi dichiarati ( 500 grammi per la ruota anteriore e 630 grammi per la ruota posteriore, con una tolleranza del 5 +/-), con un profilo da 46 mm, quel tanto che basta per essere una ruota, oltre che aerodinamica, anche rapida nei cambi di direzione. Il cerchio è in carbonio UD ( UD sta per unidirezionale cioè le fibre sono orientate nella direzione necessarie), con un particolare e gradevole effetto visivo, ad alto modulo, raggi aero e nipples DT Swiss, bianchi in alluminio, con sistema di regolazione DT pro lock interno al cerchio, mozzi con cuscinetti sigillati in acciaio inox e sistema di ruota libera star racket. Le ruote svizzere sono state testate sul telaio Bianchi Oltre. Ottime in salita, dove la leggerezza è determinante, reattive nei rilanci fuori sella, rapide nei cambiamenti di direzione, soprattutto in discesa. In merito alla scorrevolezza devo dire che le ruote testate sono state all'altezza della situazione. Nel test ho usato i tubolari Vittoria Evo da 21 mm che hanno garantito un ottimo grip. In sede di frenata nessun problema di tenuta, anche in discesa ad alta velocità, su fondo bagnato, asciutto e umido. Nel test le ruote hanno lavorato con i specifici tacchetti per cerchi in carbonio, DT Swiss, di colore giallo, montati sui freni Dura Ace, dual pivot, a mio avviso la migliore soluzione in ogni condizione.

1.4.11

LA SALITA PIU' DIFFICILE DEL MONDO

Ebbene si cari amici ciclisti, la salita più difficile del mondo parrebbe trovarsi proprio in Italia, in Trentino Alto Adige, nel territorio del comune di Besanello per la precisione. La salita parte dalla frazione di Scanuppia e conduce a Malga Palazzo dopo 8 km di strada con una pendenza media del 17,6%! Il percorso inizia con una pendenza dell’8% e prosegue con picchi del 20-28%! La pendenza diminuisce nel trato centrale (13-14%) per finire al 19%! All’inizio della salita vi troverete a 198 metri sul livello del mare e all’arrivo, a Malga Palazzo, a ben 1.515 con un dislivello di 1.317 metri. Su You Tube ho trovato il video di un impavido corridore che documenta la salita e che scrive di essere riuscito a completarla senza mai mettere piede per terra!


15.3.11

ANCORA UNA RISPOSTA DALLA NATURA

Ginkgo Biloba: Migliora la Memoria e la Circolazione
• La gingko ha la proprietà di migliorare la circolazione
• Migliora la memoria
• Può ridurre gli effetti della demenza senile, del tinnito e delle vertigini
• Può alleviare il dolore alle gambe generato da claudicatio intermittens e da altri disturbi simili
• È stato usato per il trattamento dell’impotenza
• Aiuta a liberare il corpo dai radicali liberi
• Usato nel trattamento dell’asma
• Può migliorare la distribuzione dei nutrienti e l’eliminazione dal cervello dei prodotti di scarto
• Può migliorare i sintomi associati agli stati di diabete
• Può ritardare l’insorgere del morbo di Alzheimer
Cos’è la Ginkgo Biloba e da dove viene?
La Ginkgo Biloba proviene dall'albero del Gingko ed è una delle più antiche specie di albero in vita. L'albero del Ginkgo albero è esistito da circa 150 a 200 milioni di anni. I cinesi hanno usato il Ginkgo per migliaia di anni per vari disturbi. La foglia è usata per ricavare un estratto standardizzato. I costituenti attivi sono i flavonglicosidi e i terpeni lattoni. Il nostro ginko è standardizzato al 24% di flavonglicosidi di ginko e al 6% di terpeni lattoni.
La Ginkgo Biloba è stata introdotta per la prima volta in Europa nel 1700, ed ora è usata in tutto il mondo.La Ginkgo Biloba è uno delle erbe più ricercate. I cinesi hanno usato la Ginkgo Biloba per ottenere sollievo dall’asma, congestione polmonare, e anche per ottenere l'aumento di energia sessuale, per regolare il flusso del sangue, e per promuovere la longevità generale. La Ginkgo Biloba è stata utilizzata in medicina tradizionale cinese da oltre 4000 anni, dove è stata usata per il trattamento di asma e bronchite e anche come trattamento per le malattie cardiovascolari.

Oggi, è l'erba medicinale più frequentemente prescritta in Europa.

Come funziona la Ginkgo Biloba?
La Ginkgo Biloba opera aumentando il flusso di sangue al cervello, e attraverso tutto il corpo della rete di vasi sanguigni, che fornisce l’ossigeno e sostanze nutritive.Una nuona circulazione del sangue è essenziale per una buona salute- una migliore circolazione sanguigna generale, promuove la longevità, e aiuta a mantenervi sani.
Ginkgo ha 2 gruppi di componenti attivi: flavonoidi e terpene lattoni compresi di Ginkgolidi A, B, e C, bilobalide, quercetin, e kaempferol. Il Ginkgolide aiuta a contribuire a controllare l’infiammazione allergica e l’asma. Ginkgo Biloba agisce anche come un antiossidante potente, e contribuisce a uccidere i radicali liberi, nocivi durante l' .
Ginkgo è ben conosciuto per il suo effetto positivo sul funzionamento del cervello- il miglioramento della memoria, l'attenzione mentale, e per ridurre la fatica mentale e la mancanza di energia. Anche per unA persona sana, la Gingko Biloba può contribuire a migliorare la funzione celebrale mediante la prevenzione e il trattamento di condizioni vascolari cerebrali, dove è presente una diminuzione del flusso di sangue al cervello.
Perchè somministrare la Ginkgo Biloba?
La ginko è una delle erbe più ricercate al mondo ed è stato sottoposto a centinaia di studi. È particolarmente noto per i suoi effetti positivi sulle funzioni cerebrali e su quelle della circolazione. Inoltre, gli studiosi hanno scoperto che il ginko contiene molti antiossidanti, vitamina C e carotenoidi. Studi recenti hanno mostrato che aumenta il flusso sanguigno al cervello e che contribuisce anche ad aumentare la produzione del corpo del trifosfato di adenosina (ATP). L’ATP velocizza la metabolizzazione del glucosio nel cervello. Le ricerche hanno anche rilevato che l’estratto di ginko è in grado di aumentare i livelli di ossigeno nei tessuti cerebrali. Questo dovrebbe avere un influsso positivo sulla memoria e ritardare l’insorgenza del morbo di Alzheimer. Uno studio ha paragonato quattro farmaci comunemente utilizzati per combattere la demenza con un estratto standard di ginko e con la somministrazione di placebo per la cura del morbo di Alzheimer. Gli autori hanno concluso che, per il trattamento del morbo di Alzheimer di media o moderata gravità, l’efficacia dell’estratto standard di ginko potrebbe essere pari a quella dei medicinali. Ricercatori tedeschi hanno rilevato che il ginko è un valido antiossidante in grado di prevenire l’ispessimento delle arterie. Hanno anche provato che il trattamento con gli estratti di ginko migliora la circolazione delle estremità, delle orecchie e degli occhi. Regola il tono e l’elasticità dei vasi sanguigni, da quelli più sottili alle arterie più grandi.
Avvertenze:
• Se si prevede di doversi sottoporre a un qualsiasi tipo di intervento chirurgico od odontoiatrico, interrompere l’assunzione di ginko almeno 14 giorni prima dell’intervento.
• Se si stanno assumendo anticoagulanti o farmaci antipiastrinici, se si soffre di disfunzioni di coagulazione o di sanguinamento, se ci si trova in stato di gravidanza o di allattamento, prima di assumere Ginko Bilboa consultare un medico.
• In rari casi il ginko ha causato cefalea, irritabilità, diarrea, nausea o irritazioni della pelle. Se si rileva uno qualsiasi di questi sintomi dopo aver assunto il ginko, interromperne l’assunzione e consultare un medico

13.1.11

Il Doping ha fatto salti da gigante.....

L'uso di sostanze o pratiche per aumentare il rendimento fisico non è una scoperta recente. Agli inizi del '900 si passò dall’uso di zollette di zucchero imbevute di etere alle più "moderne" miscele di stricnina e brandy e vino in cui erano state fatte macerare foglie di coca; poi, negli anni ‘50, fecero la loro comparsa le amfetamine: i primi stimolanti di sintesi.

La prima vittima nota da abuso di sostanze dopanti si fa risalire al 1886, quando Arthur Linton, giovane ciclista gallese, morì dopo aver preso parte alla famosa corsa Parigi-Bordeaux. Il farmaco incriminato sembra fosse il trimetil, o forse una miscela di stricnina, cocaina ed etere. L’uso della stricnina (per aumentare il tono muscolare) era alquanto in uso a cavallo della fine del 1800 inizi 1900.
Ad Atene, nel 1904, durante la prima Maratona delle Olimpiadi dell’era moderna, l’americano Thomas Hicks, dopo aver vinto la prova, venne colto da grave malore, conseguente all'assunzione di solfato di stricnina proprio durante la prova. Si sospetta che anche Dorando Petri avesse fatto uso di stricnina durante la famigerata Maratona Olimpica di Londra nel 1908, ma questo comportamento pare fosse tollerato.

L’uso smoderato di sostanze dopanti sembra avere raggiunto la sua "consacrazione" nelle Olimpiadi di Berlino del 1936: un momento storico molto particolare, preludio alla seconda Guerra Mondiale e teatro dell’avvio delle ostilità .