Pasta, pane e alimenti facilmente digeribili. Questa la dieta per combattere il freddo, diffusa dal Dipartimento di Sanità Pubblica della Azienda Usl di Bologna, che raccomanda di mangiare poco e spesso, meglio se pasti e bevande caldi.In questo periodo di temperature rigide poi, è bene consumare adeguate quantità di liquidi e di cibi, così da soddisfare le aumentate richieste metaboliche, finalizzate alla produzione di maggiore calore interno. Due litri di liquidi al giorno sono la quantità preferibile, da consumare sotto forma di tè, tisane, o spremute d'arancia. Nel piatto, invece, non dimenticare frutta e verdura, ricche di vitamine e sali minerali, utili per difendersi dalle insidie del gelo. In generale, tutti gli alimenti contenenti beta carotene – come carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni - e vitamina E – quali mandorle, nocciole, olio d'oliva - sono in grado di stimolare le difese immunitarie. Un decalogo per resistere al freddo pubblicato dal Ministero della Salute Bella da far morire. In molte città sta arrivando in questi giorni la neve e ad essere felici non sono solo i bambini. Tuttavia, le temperature basse associate e gli sforzi fisici, soprattutto di sciatori e spalatori improvvisati, possono causare gravi danni ai cuori meno allenati.A lanciare l'allarme è una ricerca condotta da alcuni scienziati della King's University di Kingston, in Canada, e pubblicata su Clinical Research in Cardiology. I medici canadesi hanno esaminato i dati di 500 persone ricoverate presso l'ospedale della cittadina nord-americana nelle ultime due stagioni invernali, scoprendo che nel 7 per cento dei casi (pari a 35 pazienti), la crisi cardiaca si era verificata nel momento in cui spalavano la neve.Il cardiologo Adrian Baranchuk, che ha dato vita alla ricerca, sottolinea: “si tratta di un numero enorme. E soprattutto occorre considerare che alcuni. Leggi la seconda parte
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