Si svolgerà su un tracciato inedito per il settore fondisitco la granfondo ligure del 9 marzo. Praticamente sempre esposto al sole, il percorso accompagnerà i ciclisti su uno dei più bei tratti di costa, per poi addentrarsi nell’entroterra fino all’arrivo in salita al Santuario di Nostra Signora della Guardia. Lunga 106 chilometri ma con oltre 2000 metri di dislivello, non è una prova da sottovalutare, anche se le salite non sono proibitive. La prima edizione della Gran Fondo Alassio il 9 marzo si disputerà su un tracciato inedito per il mondo fondistico: mai nessuna gara infatti ha affrontato il percorso che sarà teatro della prova ligure, a cura del GS Alpi. Lunga quasi 106 chilometri, la Gran Fondo Alassio presenta un dislivello di oltre 2000 metri; per l’inizio della stagione non è certo quindi una prova da sottovalutare, anche se le salite non presentano mai pendenze proibitive. Quasi la totalità del percorso è completamente esposto al sole, ad eccezione per un breve tratto di circa 4 chilometri tra la vegetazione, cosa che garantirà le migliori condizioni del fondo stradale. La manifestazione prenderà il via da Alassio (Sv) alle ore 9.30 di domenica mattina, con le griglie di partenza che saranno posizionate in via Dante Alighieri. Dopo lo start i granfondisti percorreranno uno dei più bei tratti della costa ligure, dirigendosi verso Laigueglia, dove Capo Mele potrà già effettuare una prima scrematura del gruppo. Dopo uno sguardo all’imperdibile panorama sul mare, la veloce planata porterà a Marina di Andora, con la seguente asperità di Capo Cervo che potrà dare ancora un altro “scrollone” al plotone, vedendo quindi il serpentone dei corridori già allungato dopo una decina di chilometri. I meno agonisti potranno predere il loro passo e godersi la breve salita tra la vegetazione e i profumi tipici della Liguria. Al temine della discesa la gara, giunta al 14° chilometro, abbandonerà la costa per spingersi nell’entroterra. Dopo un breve falsopiano, in località San Simone sarà posto l’attacco della prima salita: lunga circa 5 chilometri, con una pendenza media del 5,5 %, porterà verso Tovo Faraldi. Da qui un tratto vallonato di 6 chilometri condurrà in località Deglio Faraldi, dove avrà inizio la discesa che riporterà i ciclisti in vista del mare. La granfondo attraverserà così San Bartolomeo al Mare, Diano Marina e Diano Castello, su strade secondarie, evitando l’Aurelia e garantendo la sicurezza per i corridori. Giunti a Calderina, i partecipanti imboccheranno la breve salita di 2 chilometri che li porterà a Serreta. Ancora un paio di chilometri di falsopiano a salire e, dopo l’attraversamento di Gorleri, nuova discesa in direzione Oneglia, per l’ultimo passaggio in prossimità della costa. Il percorso si addentrerà quindi in maniera più profonda nell’entroterra, fiancheggiando per 7 chilometri il Torrente Imperia, con la strada sempre in lieve ascesa fino all’imbocco della terza salita. Al 58° chilometro si svolterà infatti in direzione Gazzelli, con i primi 2 chilometri più impegnativi (pendenza media 7,5 %) seguiti poi da un tratto di 3 chilometri di difficoltà inferiore (pendenza media 4 %). Giunti a Chiusanico, i granfondisti troveranno una breve contropendenza, preludio dell’ultimo tratto di questa salita, costituito da 2 chilometri alla pendenza media del 5 %. Saranno solo due i chilometri di respiro, in discesa, perché già al 68° chilometro la strada riprenderà a salire con l’erta di Cesio, lunga circa 5 chilometri e caratterizzata da un profilo irregolare, fatto di passaggi più ostici alternati a tratti pedalabili. La pendenza media di questa quarta salita è del 5,6 %. Decisamente più lunga la discesa seguente, con i suoi 10 chilometri di curve e controcurve che porteranno i corridori a Casanova Lerrone. Tre chilometri in salita, con solo il primo un po’ più impegnativo, con pendenze intorno al 6%, faranno transitare la gara da Marmoreo e quindi da Ligo. Qui, al 91° chilometro, la picchiata verso Villanova d’Albenga preannuncerà l’ascesa finale. Al chilometro 96, dopo l’attraversamento del Torrente Lerrone, inzierà l’ultima asperità di giornata. Lunga circa 9 chilometri, la salita verso il Santuario di Nostra Signora della Guardia è caratterizzata da un abbrivio con pendenze modeste, che si fanno più significative dopo l’attraversamento del Viadotto Caso. La strada sale quindi a tornanti verso l’abitato omonimo, con 1 chilometro in cui le pendenze sfiorano il 10 %. In uscita dal paese la salita si fa più pedalabile, fino ad attaccare le ultime rampe verso il Santuario di Nostra Signora della Guardia, con 3 chilometri alla pendenza media del 7,1 %. I dettagli tecnici del tracciato sono disponibili sul sito web della manifestazione, alla pagina dedicata. Le iscrizioni sono aperte, con la quota di 30 € bloccata fino al 5 marzo. Nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 marzo ci si potrà iscrivere in loco a 40 €. Le adesioni possono essere perfezionate tramite il sito www.mysdam.it oppure secondo le istruzioni riportate a questa pagina. Tutte le informazioni sulla gara sono disponibili sul sito ufficiale della manifestazione www.granfondoalassio.com |
PAN
26.11.13
GIRO DELLE REGIONI: ESCE LAIGUEGLIA ENTRA LA GF DI ALASSIO
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