Si continua a parlare di doping, alla luce delle nuove rivelazioni pubblicate ed enunciate anche in televisione in queste ultime ore. Ormai ci siamo abituati, si potrebbe pensare. Effettivamente non passa settimana che non escano notizie su questa vergognosa abitudine di tanti atleti a qualsiasi livello, dal mondo professionistico a quello amatoriale. Pratica che colpisce ogni sport, ma che per eccellenza è attribuito al ciclismo. Da sempre questo nobile sport è oggetto, a torto o a ragione, di indagini e controlli, che danno, sempre più spesso, ragione agli accusatori.
In questi giorni una notizia di positività ci ha colpiti da vicino, infatti stavolta il doping ci è arrivato sulla soglia di casa. Con tutte le precauzioni che richiedono notizie del genere e fino a quando non sarà emanata la sentenza definitiva, occorre essere garantisti, ma nel nostro piccolo mondo locale, la notizia farà sicuramente scalpore. Questo perchè conosciamo tutti il soggetto accusato, vediamo abitualmente le sue foto in moltissimi bar dove solitamente ci fermiamo durante le nostre uscite. Come ho detto sopra dobbiamo essere garantisti, ricordando quanto accaduto meno di due anni fa, ad una nostra e mia carissima amica che coloro che si dedicano alle granfondo conoscono benissimo. La sua positività fu accertata derivare dall’assunzione di integratori regolarmente in vendita nei negozi, che risultarono contaminati da sostanze dopanti (ormoni). Visiona l'articolo pubblicato su Ciclonews Altri articoli sull'argomento Altro art.
Mastro Vinaio
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