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9.2.15

LA PEDIVELLA 170 O 172.5

Parliamo della pedivella e della lunghezza, 170 o 172,5, quale va meglio? Lasciamo da parte per il momento l'altezza del ciclista, che in ogni caso è importantissima. Affrontiamo l'argomento dal punto di vista meccanico. La pedivella è, in buona sostanza, una leva, che permette di trasformare la forza della gamba in movimento. E come per tutte le leve, maggiore è il braccio e maggiore è la forza che si imprime. "datemi un punto di appoggio e vi solleverò il mondo. " questa frase ormai celeberrima, sta a significare che se fosse possibile trovare un appoggio (fulcro) per una leva, con un braccio di idonea lunghezza si potrebbe riuscire ad alfare anche un peso enorme come quello del nostro pianeta. Da ciò si capisce che con la pedivella da 172.5 si riesce ad imprimere una maggior forza a parità di sforzo. E l'agilità? il movimento è più agile con quella da 172,5 o da 170? Molti risponderebbero a colpo sicuro che si è più agili con quella corta. Invece ritengo che non sia così e vi spiego il perchè. Prendiamo in esame la velocità periferica, cioè la velocità che serve ad un determinato punto per percorrere un giro (pedalata). Se è costante il tempo di rotazione più la pedivella è corta e meno distanza percorre (circonferenza più piccola) e pertanto la pedivella lunga ha una velocita periferica maggiore (maggiore circonferenza in stesso tempo = maggiore velocità) SARA' COSI' ?

2 commenti:

  1. Quando si parla di pedivelle, si deve fare riferimento alla loro lunghezza e all’influenza che questa ha da un punto di vista biomeccanico.
    La pedivella più lunga compie un percorso maggiore per completare una pedalata e richiede, a parità di rapporto, una forza minore applicata su di essa. Le pedivelle più lunghe, quindi, consentono di spingere rapporti più lunghi, mentre risulta più difficile pedalare ad alti ritmi. La corsa maggiore della pedivella più lunga richiede un impegno muscolare maggiore a carico dell’apparato estensorio del ginocchio. Risulta quindi più facile soffrire di dolori muscolari al quadricipite, al tendine rotuleo e all’articolazione femoro-rotulea: una pedivella esageratamente lunga può causare tendinopatie al tendine rotuleo (dolore sotto la rotula), al tendine del quadricipite (dolore sopra la rotula), sofferenze femoro-rotulee (dolore dietro la rotula) e mialgie al quadricipite

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  2. certo che è così, ma tu stai considerando un tempo di rotazione costante, ovvero stai confrontando cosa succede a 2 ciclisti, mettiamo uno con pedivella da 170 e uno da 175, che pedalino con lo stesso rapporto alla stessa frequenza di pedalata. E' chiaro che se la frequenza è uguale la gamba della pedivella più lunga percorre uno spazio maggiore, e quindi il piede è più veloce, e si percorre anche più strada, per cui la pedivella più lunga è più veloce. Ma il paragone corretto andrebbe fatto tenendo costante la velocità: se i 2 ciclisti vanno entrambi a 40km/h, oltre ad essere molto veloci, avranno una frequenza diversa, che è superiore per quello che ha la pedivella più corta. Morale: quello con la pedivella più corta, pedalando ad una frequenza più elevata, avrà indubbiamente una pedalata più agile :-)

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