L’inverno appena passato (forse) ha segnato profondamente le nostre colline. La neve e le piogge abbondanti, che lo hanno caratterizzato e che stanno caratterizzando anche questo primo scorcio di primavera, giunte dopo diversi anni di siccità o quasi, anni con modeste piogge ed assenza di neve, hanno determinato un aumento delle acque nei terreni, saturandoli paurosamente.
Questo insieme di cose, ha causato numerosi smottamenti in aree già instabili per loro natura e morfologia. Infatti, come è ben noto, la zona del brisighellese, è soggetta da secoli a continui movimenti e cedimenti del terreno.
La instabilità dei terreni, in gran parte coltivati ed in parte privati della vegetazione, che come ben sappiamo, è un fattore importante per la loro stabilità superficiale, regolamentando il defluire e l’assorbimento dell’acqua, è stata notevolmente messa sotto pressione.
Forse casuale, ma potrebbe essere motivo di un più attento studio e ricerche, la presenza di frane che seguono una ben definita direzione in un invisibile asse che ne unisce diverse: da quella del Gesso, in prossimità di Fontanelice alla leggera depressione in prossimità del Giardino officinale sul Prugno, nel medesimo punto dove alcuni anni fa ci fu una frana, a quella che vede coinvolto il Monte Albano a circa tre km dall’inizio della salita da Casola. Ma non solo, seguendo la medesima linea immaginaria, giungiamo sul Monte Casale e poi sulla Busca. Notizie di frane sono anche da Corniolo, ed anche sul Maiolo, (famoso per la Nove Colli),tutti fenomeni vicini gl’uni agl’altri. Diversi fenomeni che a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro hanno attraversato le nostre colline. Non dimentichiamoci che questa zona è stata oggetto anche di numerosi fenomeni tellurici. Ricordiamo che sul Monte Busca, esiste una fiamma perenne, sintomo della presenza, nel sottosuolo di sacche di gas e sintomo di attività vulcaniche. Forse solo coincidenze, forse fenomeni che non hanno nessuna correlazione tra loro, ma .................
Gli esperti ci dicono che non ci sono correlazioni tra i vari fenomeni tellurici che in questi ultimi mesi hanno colpito varie zone del nostro pianeta. Fenomeni che si sono susseguiti a distanza di poche settimane o addirittura pochi giorni, gl’uni dagl’altri. Il terremoto dell’Aquila, quello di Haiti, in Cina, ed ora il vulcano in Islanda. Tutte coincidenze? Forse, ma se così non fosse? Se fossero questi tutti avvenimenti correlati in qualche moda l’uno all’altro? Sono questi forse fenomeni che ci indicano un possibile prossimo evento catastrofico?
Molte sono le profezie del passato, giunte a noi da varie culture e civiltà situate a distanza di migliaia e migliaia di km. le une dalle altre, che preannunciato grandi eventi catastrofici preceduti da eventi di minor impatto, (allagamenti, terremoti, eruzioni vulcaniche ecc.) La grande civiltà Maya, ha datato la fine del mondo al 21 dicembre 2012. Data questa, che la si ritrova anche in altre culture, come data di grandi cambiamenti catastrofici.
Questo insieme di cose, ha causato numerosi smottamenti in aree già instabili per loro natura e morfologia. Infatti, come è ben noto, la zona del brisighellese, è soggetta da secoli a continui movimenti e cedimenti del terreno.
La instabilità dei terreni, in gran parte coltivati ed in parte privati della vegetazione, che come ben sappiamo, è un fattore importante per la loro stabilità superficiale, regolamentando il defluire e l’assorbimento dell’acqua, è stata notevolmente messa sotto pressione.
Forse casuale, ma potrebbe essere motivo di un più attento studio e ricerche, la presenza di frane che seguono una ben definita direzione in un invisibile asse che ne unisce diverse: da quella del Gesso, in prossimità di Fontanelice alla leggera depressione in prossimità del Giardino officinale sul Prugno, nel medesimo punto dove alcuni anni fa ci fu una frana, a quella che vede coinvolto il Monte Albano a circa tre km dall’inizio della salita da Casola. Ma non solo, seguendo la medesima linea immaginaria, giungiamo sul Monte Casale e poi sulla Busca. Notizie di frane sono anche da Corniolo, ed anche sul Maiolo, (famoso per la Nove Colli),tutti fenomeni vicini gl’uni agl’altri. Diversi fenomeni che a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro hanno attraversato le nostre colline. Non dimentichiamoci che questa zona è stata oggetto anche di numerosi fenomeni tellurici. Ricordiamo che sul Monte Busca, esiste una fiamma perenne, sintomo della presenza, nel sottosuolo di sacche di gas e sintomo di attività vulcaniche. Forse solo coincidenze, forse fenomeni che non hanno nessuna correlazione tra loro, ma .................
Gli esperti ci dicono che non ci sono correlazioni tra i vari fenomeni tellurici che in questi ultimi mesi hanno colpito varie zone del nostro pianeta. Fenomeni che si sono susseguiti a distanza di poche settimane o addirittura pochi giorni, gl’uni dagl’altri. Il terremoto dell’Aquila, quello di Haiti, in Cina, ed ora il vulcano in Islanda. Tutte coincidenze? Forse, ma se così non fosse? Se fossero questi tutti avvenimenti correlati in qualche moda l’uno all’altro? Sono questi forse fenomeni che ci indicano un possibile prossimo evento catastrofico?
Molte sono le profezie del passato, giunte a noi da varie culture e civiltà situate a distanza di migliaia e migliaia di km. le une dalle altre, che preannunciato grandi eventi catastrofici preceduti da eventi di minor impatto, (allagamenti, terremoti, eruzioni vulcaniche ecc.) La grande civiltà Maya, ha datato la fine del mondo al 21 dicembre 2012. Data questa, che la si ritrova anche in altre culture, come data di grandi cambiamenti catastrofici.
Matro Vinaio
l'immagine ritrae l'edificio posto sul monte casale
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