MONTECATINI. Sono due i filoni dell’indagine sul doping della procura di Massa-Carrara: uno campano, il più corposo, e uno toscano. Quest’ultimo corre sulla direttrice Montignoso-Valdinievole. E lo testimoniano le perquisizioni fatte dai Nas venerdì mattina in alcune abitazioni dove risiedono gli indagati maggiormente coinvolti in questa vicenda. Gli utilizzatori finali dei farmaci proibiti. Gli inquirenti, prima il sostituto procuratore Federico Manotti e poi la collega Alessandra Conforti, grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali sono riusciti a ricostruire il giro che le sostanze facevano prima di arrivare ai ciclisti. Le ordinazioni partivano dalla Valdinievole, arrivavano a Napoli e Salerno e poi tornavano in Toscana (oltre a Monsummano anche a Montignoso). Gergo collaudato. La commercializzazione di medicinali e sostanze dopanti avveniva con la massima cautela. Tutti i componenti del sodalizio utilizzavano un linguaggio in gergo perfettamente collaudato, finalizzato a mascherare le richieste per la successiva cessione, alla varietà tipologica e alla quantità dei farmaci trattati, all'abitualità dei rapporti tra i "pistoiesi", da definirsi "piazzisti", e il fornitore principale, da individuarsi in Carmine Galletta. Tra questi due terminali c’era la periferia, se vogliamo definirla così, che aveva come punto di riferimento proprio il territorio montignosino. La procura grazie alla mole di telefonate intercettate è convinta di aver scoperto un vero e proprio supermarket del doping. Con la cessione di kit di farmaci che garantiscono performance sui pedali oltre il limite umano anche a chi si allena poco, come chi va in bicicletta per passione e che al massimo si confronta con gli altri in competizioni amatoriali. Ma per diventare dei superman a due ruote bisognava sborsare intorno ai centocinquanta euro. Gli arrestati. Oltre a Galletta altre tre persone sono finite in carcere e due ai domiciliari: Michele Sgambato, 36 anni, residente a Monsummano, Raffaele Falzarano, 32 anni, di Lamporecchio, e Alfonso Falzarano, 35 anni, di Monsummano. Reclusi nella loro abitazione, invece, si trovano Armando Marzano, 43 anni, di Caivano (Napoli), agente di polizia con la passione del pedale, e Francesco Fiorenza, 35 anni, di Ponte Buggianese. Le perquisizioni. Proprio le perquisizioni dell’altra mattina hanno dato i risultati sperati. I Nas hanno trovato medicinali e siringhe in quantità anche nell’abitazione visitata a Montignoso. L’ipotesi che fanno gli inquirenti - e su questa lavoreranno nelle prossime settimane - è che quei farmaci dopanti servissero agli atleti apuani. Per questo il proprietario della casa, che poi è un ciclista amatoriale, verrà interrogato. Anche il suo telefono è finito nelle intercettazioni e quindi gli conviene collaborare.
PAN
27.3.13
19.3.13
COPPA PIACENTINA: 4° PROVA DEL GIRO DELLE REGIONI
Saranno tre i percorsi della manifestazione. Nessuna variazione rispetto al 2012, con il passaggio della granfondo e della mediofondo sul pavè di Castell’Arquato. Il lungo falsopiano iniziale farà già selezione. Priorità alla sicurezza: tre ore di chiusura al traffico nei punti critici. La Granfondo della Coppa Piacentina D.O.P. del prossimo 14 aprile ha confermato i suoi tre percorsi, invariati rispetto alla scorsa edizione.
Saranno così tre i tracciati proposti ai partecipanti, che potranno cimentarsi nella granfondo da 127 chilometri con 2190 metri di dislivello, nella mediofondo da 95 chilometri con 1460 metri di dislivello o nella fondo da 60 chilometri con 790 metri di dislivello. Tre anelli per tutte le potenzialità atletiche degli iscritti dunque, accomunati dalla partenza e arrivo posti a Carpaneto Piacentino (Pc), con lo start che verrà dato alle ore 10.00. Dopo il via i concorrenti si dirigeranno con un lungo falsopiano a salire, in grado già di scremare il gruppo, verso Lacereto, dove svolteranno verso Magnani per incontrare la prima asperità di giornata, lunga 2,5 chilometri e con una pendenza media del 5,8%. Una breve discesa condurrà verso Gropparello, la strada riprenderà a salire, alternando falsopiani a passaggi più impegnativi, e porterà i ciclisti fino a Groppovisdomo, dove il percorso più corto imboccherà un tratto ondulato in direzione San Michele per indirizzarsi a Carpaneto Piacentino, con la strada che nel finale sarà sempre leggermente in discesa.
La mediofondo e la granfondo affronteranno invece la salita vero Prato Barbieri, lunga circa 8 chilometri e con una pendenza media del 5,6%, affronteranno la successiva discesa e la breve ma impegnativa salita di Tiramani, lunga 2,8 chilometri ma con rampe fino al 15%, per poi dividersi in prossimità del lago di Miniano.
La mediofondo procederà verso Castell’Arquato per attaccare l’ultima fatica di giornata, la salita verso la Rocca, lunga 1,8 chilometri e caratterizzata dalle sue arcigne rampe in doppia cifra sul pavè del borgo antico, per poi approdare al traguardo di Carpaneto Piacentino.
I granfondisti invece, prima di giungere a Castell’Arquato, affronteranno ancora un’impervia ascesa di 5,3 chilometri (pendenza media 7,6%, massima 17%), lo strappo di Vigoleno e la salita di Vernasca, lunga 4,6 chilometri e più pedalabile (pendenza media 4,5%). Anche per il percorso lungo passaggio da Castell’Arquato e quindi arrivo. Con la sicurezza che è elemento prioritario della manifestazione, il comitato organizzatore, in collaborazione con le autorità locali, ha predisposto ben tre ore di chiusura al traffico nei punti più critici, in occasione del passaggio dei concorrenti. I percorsi avranno la più completa copertura radio per il servizio di pronto intervento e presso la sede logistica della manifestazione sarà presente la postazione medica avanzata con personale medico e infermieristico altamente qualificato.
Massimo appoggio ai corridori anche con le scorte tecniche e i mezzi Shimano, nonché con i punti fissi di assistenza meccanica dislocati lungo i percorsi.
Tutte le informazioni sulla Granfondo della Coppa Piacentina D.O.P. sono disponibili sul sito web della manifestazione.
Iscriviti a:
Post (Atom)